L’ennesimo capitolo dello scontro tra Lele Adani e Massimiliano Allegri si è svolto dopo il pareggio della Juventus contro il Genoa. Adani, noto per le sue opinioni dirette, ha nuovamente preso posizione sui social media. Ha condiviso una grafica che ritraeva ciò che è ormai diventato il suo motto: “Padre tempo“.
Questa espressione sintetizza la sua visione critica della gestione di Allegri e della squadra, suggerendo che, alla fine, con il tempo la realtà di rivela Adani, inoltre, era intervenuto sul botta e risposta tra l’allenatore della Juve e il giornalista Gianfranco Teotino in diretta tv su Sky nel pomeriggio di domenica scorsa: “Un comunicatore come me si mette in mezzo tra i protagonisti del calcio e il pubblico, cerca di fare da tramite, cerca di prendere tutto quello che loro ci danno e filtrarlo, offrirlo a chi ci ascolta. Questo è il nostro ruolo, deve essere inteso come una missione, che in questo caso Teotino come sempre ha fatto benissimo. Il protagonista (Allegri, ndr) deve capire i giochini per fatti per screditare, offendere o mancare di rispetto. Perché quando c’è l’amico dell’amico che ti concede lo scherzo anche se arrivi a 18, 17 e 16 punti dietro la prima e non approfondisce perché non ha rispetto per la gente ma solo di un rapporto da portare nel tempo, allora ti viene da sorridere e la gestisci bene. Ma quando c’è la domanda sul perché di un rendimento sbagliato, ci si arrabbia perché non si è abituati. L’amico che ti sorride e non guarda il dato di fatto, ti agevola la situazione. Invece a chi ti chiede perché o dove devi migliorare, la risposta è una mancanza di rispetto, l’ennesima. Non chiediamo alla Juventus di vincere la Champions ma non chiediamo nemmeno alla Juve di fare quelle figure che ha fatto senza andare ad avvicinarsi a vincere un titolo, ha ingaggiato per questo l’allenatore più pagato e anche più vincente del nostro calcio, possiamo ritenere la Juventus scarsa rispetto a Udinese, Genoa, Verona? Ma la colpa non è solo di Allegri, io mi aspetto che Cristiano Giuntoli che rappresenta la direzione sportiva ci dica qualcosa di questo momento, innanzitutto di quello che è successo in chiave di comunicazione perché rappresenti la Juventus e hai 12 milioni di tifosi con questo tipo di comunicazione”. Seconda cosa, i programmi vanno condivisi perché la Juventus merita un rispetto diverso in onore di quello che è stato, un nome su tutti l’avvocato Gianni Agnelli“. Così parlò Adani.
Stefano Mauri