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I Ricchi e Poveri sfondano anche tra i giovani: la chiave del successo

Dietro al successo del loro brano sanremese c'è anche l'autore cremonese Edwin Roberts

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Il brano Ma non tutta la vita’ con il quale I Ricchi e Poveri hanno partecipato alla 74a edizione del Festival di Sanremo è meritatamente Disco D’oro, risultato che rappresenta un’ulteriore conferma del successo del singolo che sta spopolando nel digitale e coinvolgendo sempre più un pubblico ampio, con un caldo, travolgente apprezzamento da parte dei giovanissimi. Questo, il commento di Angela Brambati e Angelo Sotgiu, in merito al loro momento d’oro: “È come essere dentro a una tromba d’aria, giriamo e non sappiamo dove si va a finire, ma continuiamo a girare, andiamo avanti. Poi siamo pieni di idee e ogni volta ci diciamo: Facciamola! Facciamola! Ci stiamo divertendo. I giovani ci hanno scoperto, forse prima ci conoscevano tramite i genitori, ma adesso hanno toccato con mano le nostre cose e forse hanno anche scoperto e riscoperto quel nostro lato giocoso, si sono divertiti guardandoci, è stato un insieme di cose. ‘Ma non tutta la vita’ è nata con una telefonata con Cheope, un autore, lui stava scrivendo delle cose nostre e ci dice: Ho un pezzo che mi ha mandato un ragazzo giovane, Edwin Roberts (compositore cremonese), ha scritto questa canzone per voi, ascoltatela. Ce la manda e io l’ho girata subito ad Angela. E ci è piaciuta un sacco. Da lì è nato tutto”. Canzone tra le più utilizzate su TikTok, fra le più virali, Ma non tutta la vita dei Ricchi e Poveri è un inno a cogliere il momento, un carpe diem in chiave pop che sì… sta piacendo ai giovani.

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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