Mentre la presentatrice televisiva Melissa Satta (essere bella, nel suo caso, sembra essere una colpa. Che situazione assurda) taceva, il tennista Matteo Berrettini, nei giorni scorsi ufficializzato la fine della loro relazione. Nelle scorse ore però, l’ex Velina, via social ha preso la parola per sottolineare il momento difficile, da lei vissuto negli ultimi mesi… “Ora basta! Ancora una volta sono costretta a fare un video dopo un anno per cercare di difendermi dai leoni da tastiera. Difendermi da giornalisti che hanno scritto titoli allucinanti su alcune testate online in Italia e all’estero accusandomi, diffamandomi, scrivendo dichiarazioni mai fatte, usando termini offensivi e gravi. Per un anno ho preso secchiate di merda per la mia relazione appena conclusa. E’ stato un anno difficilissimo e pesantissimo e ancora una volta devo subire tutto questo. Lo trovo inaccettabile, per questo prenderò provvedimenti seri con i miei avvocati. Prima di essere un personaggio pubblico sono una donna e una mamma di un bimbo di dieci anni che va a scuola, legge i social e naviga su internet e sul web è difficile limitare le informazioni”, si è sfogata la conduttrice, aggiungendo: Ho sempre accettato il gossip, i paparazzi e le notizie su di me purché scritte con buon senso, veritiere e nel rispetto di dichiarazioni fatte realmente. Ora non c’è controllo, non c’è rispetto e non accetto la marea di stronzate scritte. Non pensavo si arrivasse a questo punto e non mi spiego il perché. Cerco sempre di essere molto riservata, di usare i social condividendo il bello, di tenere tra le mura di casa mia il privato. Ma questo non viene apprezzato, anzi… più di comporti bene più la gente si diverte a massacrarti. Devo tutelare me, mio figlio e tutte le donne che, come me, sono vittime di questo. La violenza psicologica è grave quanto quella fisica“.
Ha ragione Melissa Satta: bellezza, bravura, dinamismo e successo, talvolta non vengono perdonati. E anziché ammirazione, provocano invidia, cattiverie e maldicenze. Ah … avere come fidanzata una donna in gamba e bellissima (la bellezza non dovrebbe salvare il mondo?) come la Satta, più che un difetto comunque, dovrebbe essere un valore aggiunto, no?
Stefano Mauri