Chiara Ferragni riuscirà a raggiungere gli obiettivi di fatturato vicino ai 100 milioni nel 2024? Mah… come giustamente sottolinea il ‘Corriere della Sera’, il business si basa sulla qualità/credibilità del ‘produttore’. Inevitabilmente quindi, ecco se e quando il brand si appanna i ricavi frenano, no? I contratti saltati con Safilo e Coca Cola, rappresentano un piccolo, timido segnale d’allarme, ma il piccolo gruppo di società dell’imprenditrice imperniato sulla Sisterhood, sempre più holding-tesoreria, è finanziariamente solido e ha ampi margini per contenere la tempesta.
Il desiderio di ripartire c’è: davanti alla sua immensa cabina armadio, con i bimbi, oppure in ascensore. Queste le ultime Instagram stories di Chiara, pubblicate nei giorni scordi. Poi ci sono le indagini, coi contenuti di alcuni documenti, al vaglio degli inquirenti, ecco che saltano fiori. Dagli atti risulta che Balocco non avrebbe voluto inserire nel comunicato il riferimento alla donazione come legata alle vendite del prodotto; anzi, in una mail interna il scrive: “Mi verrebbe da rispondere : In realtà le vendite servono per pagare il vs cachet esorbitante”. Da qui una mail in cui Balocco proponeva un comunicato stampa modificato, cui seguirà una nuova replica del team di Chiara Ferragni. Quello diffuso alla fine è stato quello che associava le vendite del Pandoro “griffato” Ferragni al reperimento dei fondi necessari ad effettuare la donazione all’Ospedale. In un’altra mail, del 14 novembre 2022, inviata dalla al suo team si legge: “Ciao a tutte, aggiungo —– in c.c. Per me ok ma massima attenzione all’attività benefica che ci espone a pubblicità ingannevole secorrelata alle vendite Occorre spiegarglielo bene, meglio forse per telefono ”. L’e-mail si riferisce alla predisposizione dei post e stories relativi al progetto del Pandoro PinkChristmas che Chiara Ferragni avrebbe di lì a poco diffuso. Su questo, e molto altro, farà chiarezza la magistratura, con l’influencer di Cremona pronta a collaborare. Lunedì sera scorsa invece Fedez ha letto alcune delle riflessioni e dei pensieri di Gianluca Vialli dal palco del teatro Carlo Felice di Genova, dove si è svolta la serata serata “My name is Luca. Ballata per Vialli”.
Ecco un passo della lettura del rapper: “Ho sempre imparato di più dalle sconfitte che dalle vittorie. Anzi, la vittoria è qualcosa che devi saper gestire con attenzione, perché rischi di perdere l’umiltà, di sentirti arrivato, di non sentire più quella fame e quella perseveranza che invece sono alla base del successo. Il mare calmo non forgia il bravo marinaio, dalla tempesta bisogna saperne uscire migliori di quando ci si è entrati”.
Stefano Mauri