Da solo in studio, senza la moglie Chiara Ferragni al suo fianco, Fedez, lo scorso weekend a Domenica In, ospite dell’amica Mara Venier, si è confidato, pubblicamente, a cuore aperto: ”Sono stato due settimane senza poter camminare per i crampi, non distinguevo il sogno dalla realtà, ero disorientato. Ma il peggio è arrivato dopo, quando, senza farmaci, sono entrato in una profonda depressione e ci ho messo molto a riprendermi” Poi via social, il cantante, opinionista e influencer, giustamente si è arrabbiato di brutto: “Ti denuncio alla polizia postale, poi ti presento il mio avvocato. E se hai il coraggio mettici la faccia coniglio”. Già, così Fedez ha risposto agli insulti (vigliacchi) e alle minacce (assurde), pubblicati sui social dopo l’apparizione di suo figlio Leone a San Siro nel match Milan-Frosinone. Il primogenito del rapper e Chiara Ferragni è sceso in campo – sabato 2 dicembre – insieme a Theo Hernández.
Un utente in particolare ha postato (poi cancellato) su X la fotografia del bambino e del giocatore rossonero commentando: “Avete un solo proiettile, chi colpite?”, riferito ai due. Tempestiva la reazione del cantante che su Instagram si è detto “perfettamente cosciente che c’è questo giro di tifosi su Twitter che si divertono a fare battute sul mio tumore al pancreas e sulla mia morte. Continuate pure a farlo perché non me ne frega niente onestamente, però nel momento in cui toccate i miei figli, lì avete avete un problema ragazzi, avete un problema bello grande. Però ve ne accorgerete non vi preoccupate, vi posterò nome e cognome di questa persona e di tutti gli altri che hanno risposto che sparerebbero a mio figlio”. Ignoranza, invidia e voglia di mettersi in mostra, con la luce altrui, giocano davvero brutti scherzi ai leoni da tastiera. Tutti guardano i Ferragnez dal web, tanti: cattivi camuffati da buoni, godono a insultarli. Ah che mondo grigio!
Stefano Mauri