Gigi Maifredi
, ex allenatore della Vecchia Signora, nei giorni scorsi, in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha parlato così della prossima sfida tra Inter e Juve, big match di campionato: “Allegri non ha in testa un qualcosa di scoppiettante, da lui mi aspetterò una partita molto tattica e di ripartenza. Il pallino del gioco lo lascerà in mano all’Inter, bisognerà vedere se Inzaghi vorrà o meno fare la partita. L’Inter sarà un bel banco di prova: se dovesse riuscire a superarlo, la Juve acquisirebbe ancora più autostima. Non è che in questo momento ce ne sia moltissima. Vediamo quel che succederà. La Juventus difficilmente riesce a fare la partita, ma attendere e ripartire è un qualcosa di radicato nella mentalità dell’allenatore. Allegri vive soprattutto di contropiede, su questo bisogna esser onesti. Nel periodo d’oro, ovvero quello dei 5 scudetti di fila, allenava delle squadre piene zeppe di campioni, poteva vincere due Champions ma non c’è riuscito. Il famoso ‘cortomuso’ è una offesa al calcio, perché non ti compete se sei una squadra forte. Poi Varenne non vinceva mai così, in dirittura li staccava sempre tutti ed è quello che ad oggi la Juve non riesce a fare. Allegri fa di necessità virtù, poi anche i muri sono consapevoli del fatto che Chiesa giochi meglio sull’esterno. Lui vuole avere la porta di fronte, non è l’attaccante che vive nel difendere il pallone e gioca di spalle. Non credo che cambierà il modulo, per cui mi aspetto il classico 3-5-2 con Kean e Chiesa in avanti per cercare di scardinare la forte difesa avversaria”. Gli juventini padroni di casa arrivano all’appuntamento con diversi problemi di formazione a causa di molti infortuni patiti in quest’ultimo periodo. L’ultimo a dare forfait è stato l’esterno americano Timothy Weah, che ancora non ha recuperato dal problema muscolare e dovrebbe ritornare in campo ai primi di dicembre. Pure i nerazzurri comunque hanno problemi di formazione, soprattutto in difesa dato che Pavard e Bastoni sono out causa infortunio.
Stefano Mauri