Nel suo intervento a TMW Radio (Tuttomercatowebradio), Massimo Brambati ha parlato anche di Juventus e Inter, iniziando dai voti che darebbe alle due dirigenze: “Giuntoli per ora non è giudicabile, lo vedremo da gennaio. Ha trovato le macerie e non ha potuto fare mercato. Ha avuto il coraggio di levare Bonucci, è riuscito a far rinnovare Rabiot, sono piccoli passi di ingresso di un dirigente che prima ha dovuto ‘odorare’ la situazione. Possiamo dargli 6,5. Mentre Marotta 8, perché tutti gli anni dal dopo-Spalletti ha sempre messo a disposizione degli allenatori delle squadre che possono vincere lo Scudetto. Un voto alle due squadre? 8 a entrambe, perché sono quelle meno battute, hanno continuità nel non prendere gol. La Juve ha avuto un inciampo col Sassuolo, ma poi ha dato continuità. E secondo me ha costruito la propria classifica su questi clean sheet, sapendo che poi un gol poteva venire fuori sempre o quasi. L’Inter invece è ben assortita. Nella Juve ci sono Bremer, Danilo, mentre dall’altra parte ci sono giocatori vincenti e di una certa esperienza. Chi mi piace di più? Bremer e Bastoni”.
Quando è andato via Conte dall’Inter, Marotta il primo che ha cercato è Allegri. Sono sicuro che almeno uno dei due titoli persi contro Milan e Napoli lui lo avrebbe portato a casa, nonostante io lo abbia sempre criticato”. Il centrocampo della Juventus dipende molto dalla forma di Rabiot. Il centrocampista, dal suo ritiro con la Francia, così ha parlato nei giorni scorsi… “Sono un leader a modo mio. Io penso di esserlo. Tutti possiamo esserlo a modo nostro. L’ho già detto, mi definisco un giocatore di equilibrio. Ho un ruolo diverso qui rispetto alla Juventus dove sono più in proiezione offensiva. Il mio ruolo nella squadra francese riguarda più l’equilibrio, sono un leader a modo mio. Sono più un leader in campo, nello spogliatoio, nel privato. È più la mia personalità. Abbiamo bisogno di tutte queste personalità per formare un gruppo che funzioni bene”.
Stefano Mauri