Ricordato come un Giustiziere nella Val Brembana, Simone Pianetti viene rievocato ancora oggi in canzoni folkloristiche bergamasche, riecheggia in proverbi locali, provoca tuttora stupore e sgomento.
Il giallista Rino Casazza ne ha intervistato il pronipote, Denis Pianetti, che ha raccontato nel libro “Cronaca di una vendetta” le gesta dell’avo, che compì una strage e svanì nel nulla: il suo passato ribelle, la sua giustizia solitaria, la sua fuga romanzesca. Una delle più appassionanti vicende della Bella Epoque. Un enigma mai risolto.
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Come risulterà dopo aver ascoltato questa intervista, non si tratta di esagerazioni. La storia di Simone Pianetti è così straordinaria da contenere almeno tre romanzi: uno, storico, che tratteggia la società e i costumi della provincia bergamasca a cavallo tra 800 e 900; un secondo, noir, che ripercorrere gli eventi della mattina di “ordinaria follia” in cui Pianetti imbraccia il fucile da caccia uccidendo ad uno ad uno, metodicamente, sette persone autori di torti nei suoi confronti; un terzo, thriller, che racconta della fuga di Pianetti, diventato il ricercatissimo nemico pubblico numero uno, sulle impervie montagne della Val Brembana.
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