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Yahya Sinwar, ecco chi è il leader di Hamas a Gaza che Israele vuole morto

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Condannato a quattro ergastoli, vent’anni di prigione alle spalle, Yahya Sinwar è l’uomo che ha ottenuto proprio dal premier israeliano il via libera ai finanziamenti dal Qatar

Yahya Sinwar
Yahya Sinwar, leader di Hamas a Gaza (Youtube)

Israele vuole prendere e uccidere Yahya Sinwar, il capo di Hamas a Gaza. Sessanta ostaggi sarebbero dispersi dopo i raid dell’Idf. Tensioni internazionali in aumento: manifestazioni pro Palestina a Berlino, Londra, Parigi e Washington. A Lione una donna ebrea pugnalata. Il presidente turco ritira l’ambasciatore dal Tel Aviv e tuona: «Porteremo i crimini di guerra israeliani alla Corte Penale Internazionale». – foto | video 1 | video 2 | video 3  | video 4 | video 5

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YAHYA SINWAR, L’UOMO CHE ISRAELE VUOLE MORTO

Il ministro della Difesa di Gerusalemme, Yoav Gallant, non ha dubbi sul primo obiettivo da perseguire: «Arriveremo ai vertici di Hamas, arriveremo ed elimineremo Yihia Sinwar. E dico agli abitanti di Gaza: “Se voi arriverete a lui prima di noi, la guerra si accorcerà”». Sinwar è il capo del gruppo fondamentalista nella Striscia. Condannato a quattro ergastoli per omicidio, 62 anni dei quali 20 passati in carcere, è il fondatore della polizia politica interna al movimento.

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Da sei anni è alla guida di Hamas a Gaza. Conosce l’ebraico e ha scritto una lettera a Benjamin Netanyahu, con cui ha alternato nel tempo compromessi e da cui ha ottenuto – annota il Corriere della Sera – «il via libera ai foraggiamenti dal Qatar, milioni di dollari portati in valigie dentro la Striscia dall’ambasciatore di Doha, in parte distribuiti per alleviare la miseria degli oltre 2 milioni di abitanti. Ma i torrenti di contanti son difficili da seguire, di sicuro nelle fogne a cielo aperto della Striscia». Motivo per il quale il premier israealiano è alla prese con una feroce critica nel Paese.

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SESSANTA OSTAGGI DISPERSI

Intanto i tank dell’Idf hanno raggiunto il sud di Gaza City. E gli aerei hanno colpito un’infrastruttura di Hamas «posta sul tetto di un palazzo e l’imbocco di un tunnel adiacente». Mentre Gerusalemme replica alle accuse di sparare sulle ambulanze sostenendo che siano una copertura dei terroristi, l’esercito denuncia che Hamas sparerebbe con mortai e missili anticarro sulla strada Salah al-Din, lasciata libera per consentire lo spostamento della popolazione dal nord al sud di Gaza.

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Dall’altra parte, le Brigate Al Qassam fanno sapere che non si hanno più notizie di 60 ostaggi dopo gli ultimi bombardamenti israeliani.

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DONNA EBREA ACCOLTELLATA A LIONE

A Beirut, il rappresentante di Hamas in Libano dice: «Gli Stati Uniti e, in particolare, il presidente americano Joe Biden, sono pienamente responsabili di quanto sta avvenendo a Gaza». Le tensioni si avvertono ovunque: manifestazioni pro Palestina si registrano a Parigi, con migliaia di persone riversatesi in piazza. E poi Londra, Berlino, Dusseldorf e Washington: tutti a chiedere l’immediato cessate il fuoco.

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A Lione una trentenne ebrea è stata accoltellata nella sua casa nel quartiere di Montluc: quando ha aperto la porta di casa, un uomo vestito di scuro e a volto coperto l’ha colpita due volte all’addome prima di fuggire. Non è i pericolo di vita. Sulla sua porta gli inquirenti hanno trovato incisa una svastica.

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Ma le proteste sono anche interne a Israele: i manifestanti si sono ritrovati davanti alla residenza ufficiale a Gerusalemme di Netanyahu, chiedendone le dimissioni per l’aggressione subita il 7 ottobre.

ERDOGAN VUOLE PORTARE ISRAELE ALLA CORTE PENALE INTERNAZIONALE

Il presidente Recep Tayyip Erdogan ha richiamato in patrica l’ambasciatore a Tel Aviv. E sull’aereo che lo riportava dal Kazakistan, ha usato parole di fuoco: «Ho detto qualcosa nel mio discorso alla manifestazione per la Palestina. Ho annunciato che avremmo sostenuto iniziative che avrebbero portato le violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra di Israele davanti alla Corte penale internazionale. Le nostre autorità competenti, in particolare il Ministero degli Esteri, svolgeranno questo lavoro».

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La replica arriva dal ministero degli Esteri di Gerusalemme, secondo cui il richiamo dell’ambasciatore «è un altro passo del presidente turco Erdogan per schierarsi con l’organizzazione terroristica Hamas. I terroristi di Hamas usano la popolazione a Gaza come scudi umani, impedendo loro di entrare in aree sicure e rubando loro carburante, cibo e acqua potabile. Hamas è il vero nemico del popolo palestinese e commette crimini di guerra e crimini contro l’umanità».

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Manuel Montero

Manuel Montero scrive da vent’anni per diversi settimanali nazionali. Ha pubblicato nel 2019, per Algama, Fenomeni Paranormali Italiani, in cui ha raccontato storie di cronaca, fatti ed eventi apparentemente incredibili, raccolti in prima persona negli anni sulla Penisola. In allegato a Il Giornale (e in ebook per Algama) sono invece usciti i volumi Telefilm Maledetti, dove l’autore narra la triste fine di alcuni dei più amati protagonisti di telefilm degli anni Settanta e Ottanta. E Wuhan - Virus, esperimenti e traffici oscuri nella città dei misteri.

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