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Gaza, l’Agenzia dell’Onu per i rifugiati palestinesi: “È una distruzione senza precedenti”

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L’esercito israeliano libera a Gaza una soldatessa e la tv non mostra il video diffuso da Hamas con gli ostaggi che chiedono di tornare a casa. Aerei dell’Idf attaccano il Libano. L’Onu: «A Gaza distruzione senza precedenti». La replica: «Hamas vuole la soluzione finale». – foto | video 1 | video 2 | video 3  | video 4 | video 5

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AEREI ISRAELIANI ATTACCANO IN LIBANO

Gerusalemme annuncia l’attacco contro Hezbollah in Libano con un post su Twitter: «Aerei da combattimento hanno recentemente attaccato le infrastrutture dell’organizzazione terroristica Hezbollah sul territorio del Libano. Tra le infrastrutture attaccate, armi, postazioni e siti utilizzati dall’organizzazione sono stati distrutti». E ora il timore di un allargamento del fronte si fa sempre più concreto.

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A GAZA LIVELLO DI DISTRUZIONE SENZA PRECEDENTI

Il commissario generale dell’agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa), Philippe Lazzarini, denuncia: «I terribili attacchi di Hamas in Israele il 7 ottobre sono stati scioccanti. Gli incessanti bombardamenti delle forze israeliane sulla Striscia di Gaza sono scioccanti. Il livello di distruzione non ha precedenti e la tragedia umana che si svolge sotto i nostri occhi è insopportabile».

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E aggiunge: «Siamo chiari: i pochi convogli autorizzati via Rafah non sono nulla in confronto ai bisogni degli oltre 2 milioni di persone intrappolate a Gaza». Per questo chiede un «immediato cessate il fuoco umanitario». La Bbc sostiene che sia intanto autentico un video nella Striscia in cui un carro armato israeliano spara e fa esplodere un’automobile.

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LE PAROLE DI NETANYAHU

Benjamin Netanyahu sembra cogliere i moniti che provengono dagli Stati Uniti e dice: «Non deve morire un solo civile». E ancora: «Stiamo facendo tutto il possibile per evitare vittime civili. Non solo chiedendo ai civili di spostarsi, invitandoli a farlo e fornendo loro luoghi sicuri. Hamas dovrebbe semplicemente lasciare che i civili entrino nella zona sicura che abbiamo creato nel sud-est della Striscia di Gaza. Dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per ridurre al minimo le vittime civili. Ma non possiamo rinunciare alla lotta».

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Tuttavia, stando al ministero della sanità di Gaza, degli 8306 morti palestinesi, 3457 sarebbero bambini e oltre 2 mila donne. Il premier israeliano tira comunque dritto: «Ogni Paese civile dovrebbe stare dalla parte di Israele e richiedere il rilascio degli ostaggi a parte di Hamas senza condizioni, Israele non cesserà il fuoco».

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GLI OSTAGGI CONTRO IL PREMIER ISRAELIANO

Uri Magidish, soldatessa israeliana 19enne rapita il 7 ottobre, è stata liberata da un blitz dell’Idf. Ma Hamas ha diffuso un video di altre tre donne ostaggio. Una di loro si è rivolta direttamente a Netanyahu: «Ti sei impegnato a liberare tutti, invece noi paghiamo il fallimento politico, di sicurezza, militare e dello stato per il tuo disastro del 7 ottobre. Non c’era l’esercito, non c’era nessuno e nessuno ci ha protetto il 7 ottobre. Non c’è l’esercito e noi cittadini che paghiamo le tasse ci troviamo prigionieri in condizioni impossibili. Ieri c’è stata una conferenza stampa e doveva esserci un cessate il fuoco. Ma non è stato così, noi siamo ancora qui sotto le bombe. Tu ci uccidi, tu vuoi ucciderci tutti, non ci hai abbastanza massacrato? Non sono morti abbastanza cittadini israeliani? Liberaci adesso, libera i loro cittadini, libera i loro detenuti».

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gaza ostaggi
Le tre donne ostaggio chiedono di essere liberate (da video)

Le tv di Israele hanno deciso di non diffondere il filmato.

ANCORA SCONTRI ALL’ONU

All’Onu, nel corso della riunione di emergenza del Consiglio di Sicurezza, l’ambasciatore palestinese all’Onu Riyad Mansour attacca: «Gaza è l’inferno in Terra, salvare l’umanità dall’inferno oggi significa per l’Onu salvare i palestinesi a Gaza. Virtualmente tutta la nostra gente nella Striscia è senza casa, sfollata, e non sono sicuri in nessun posto. Quanti altri giorni aspetterete per dire basta? Per riconoscere che è una guerra contro i nostri bambini mentre voi siete ancora paralizzati? L’Assemblea Generale ha chiesto una tregua umanitaria e deve accadere subito».

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Gilad Erdan, ambasciatore israeliano, si presenta invece con la stella gialla appuntata al petto e la scritta «mai più». La sua replica fa leva sul paragone con la Seconda Guerra mondiale: «Hamas sono i nazisti dei giorni moderni. L’unica soluzione che Hamas vuole è la soluzione finale, l’eliminazione degli ebrei».

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E insiste: «Perchè i bisogni umanitari di Gaza sono l’unica questione su cui vi concentrate? Dov’è la voce di questo Consiglio?» Mosca chiede il cessate il fuoco. Dello stesso parere Pechino: «Chiediamo alle parti di fermare la violenza. Quello di cui la gente di Gaza ha bisogno sono azioni concrete per riportare la pace e salvare vite».

GLI USA SI PREPARANO AD AIUTARE ISRAELE

Dopo la sfuriata del consigliere per la sicurezza americana Jake Sullivan, che denunciava la violenza dei coloni israeliani, John Kirby, dalla Casa Bianca, smorza i toni verso Gerusalemme. Ammette che vittime civili «tragicamente, ce ne sono state molte, migliaia, ma a differenza di Putin in Ucraina, e a differenza di quello che ha fatto Hamas il 7 ottobre, uccidere civili non è uno scopo di guerra delle forze di difesa israeliane». Kirby auspica l’ingresso di 100 camion al giorno a Gaza. Ma mantiene la linea: «Non crediamo che un cessate il fuoco sia la risposta giusta in questo momento perchè solo Hamas ne trarrebbe vantaggio».

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Non solo. I repubblicani presentano un pacchetto di aiuti a Israele da 14,3 miliardi e Karine Jean-Pierre, portavoce della Casa Bianca, lamenta un «aumento preoccupante» degli attacchi antisemiti nelle scuole e nelle università statunitense.

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