Intervistato dalla giornalista Francesca Fagnani a Belve, mister Antonio Conte, ecco, soprattutto ricordando il suo passato sulla panchina della Juventus, beh ha detto cose decisamente interessanti. Ecco alcuni passaggi significativi del suo intervento: “L’addio più sofferto? Mi sono pentito di più alla Juventus, dopo tre anni ho deciso di andare via.”. Tornare un giorno alla Juve? “All’estero apprezzi il nostro Paese, vedremo le occasioni che ci saranno. Il sogno lo tengo per me, i matrimoni si fanno sempre in due per allenare o tornare in una squadra. La Juve è sempre stata la squadra da battere e odiare, allenarla non porta simpatie perché hai tutta l’Italia contro.
Il dito medio a Andrea Agnelli? È stata una reazione ad una situazione in cui mi è stato mancato di rispetto ed educazione, ad una serie di insulti. Non mi pento perché dalla parte opposta non c’era pentimento. Poi ci siamo chiariti”.
Su Sportitalia.com il giornalista ed esperto di calciomercato Alfredo Pedullà, ecco ha parlato del possibile futuro di Antonio Conte. E non si esclude un clamoroso ritorno alla Juve a fine stagione:
“Conte è un animale da lavoro, dopo due mesi di stop non gli sembra vero e spinge per rientrare, figuriamoci se i mesi sono più di due come in questo caso. È evidente che voglia restare alla finestra, soprattutto perché non ha la spinta forte di tornare subito in gioco. E Conte vive di spinte forti. Restare alla finestra significa capire cosa accadrà anche a Torino (bianconera) o Roma (giallorossa). Lo stesso Napoli avrebbe un senso soltanto a giugno, non a ottobre”.
Già ma considerando la grande voglia di vincere che Conte ha nel suo Dna e il desiderio della Champions League che ha, tradizionalmente, la Vecchia Signora, mah … forse il matrimonio sa da rifare, no?
Stefano Mauri