A quanto scrive il quotidiano Il Corriere dello Sport, era inizio settembre quando Nicolò Fagioli, in gran segreto, si recava a Roma per testimoniare alla Procura della FIGC il suo coinvolgimento nella maxi-inchiesta di Torino che riguarda le scommesse illegali. L’interessante centrocampista della Juventus ha subito ammesso le sue colpe, collaborando il come e il perché delle sue azioni, ritenute “molto gravi”. Il codice di Giustizia Sportiva vieta ai calciatori professionisti di effettuare scommesse in ogni forma sul calcio, con pena di almeno tre anni di stop e una multa da 25mila euro in caso di mancato rispetto della regola. Fagioli, così come Tonali e Zaniolo (in ballo ci sarebbero altri nomi), ora rischiano un lungo stop, ma gli inquirenti indagano ancora sul centrocampista della Juventus, che ha scommesso enormi somme di denaro negli ultimi mesi. Fagioli ha puntato sul calcio di alto livello e le forze dell’ordine hanno il forte sospetto che lo juventino abbia scommesso anche sulla Serie A. A fine ottobre è attesa la chiusura delle indagini, che porteranno poi al deferimento del giocatore, i cui legali probabilmente cercheranno il patteggiamento. Già, come accennato poc’anzi, non ci sarebbero solo Nicolò Fagioli (lui e la Juve collaborano con gli inquirenti), Sandro Tonali e Nicolò Zaniolo tra gi attenzionati. La procura di Torino ha in mano altri dieci nomi di calciatori. Che potrebbero aver scommesso online illegalmente. L’indagine sul bianconero rivelata il 10 ottobre scorso, l’irruzione in scena del fotografo Fabrizio Corona (nell’agosto scorso segnalò questa triste vicenda da chiarire) ha accelerato, inevitabilmente, le mosse degli inquirenti. E’ un moneto delicato questo per il calcio italiano: deve passare la nottata, urgono riforme e provvedimenti per riformare il football. Detto ciò, pure certi calciatori postmoderni, privilegiati ma fragili e postromantici, insieme alle belle ragazze, ai guadagni e ai piaceri della vita, mah forse dovrebbero osservare un pochino di etica, no?
Stefano Mauri