Dimesso dall’ospedale Fatebenefratelli di Milano dove è stato ricoverato in condizioni cliniche per problemi allo stomaco, incluse terribili emorragie di sangue allo stomaco, Fedez, intervistato da Aldo Cazzullo ha parlato di due grandi cremonesi a lui molto vicini: la moglie Chiara Ferragni e Gianluca Vialli, il campionissimo di Cremona morto, purtroppo nello scorso gennaio a causa di un tumore. Ecco parte dell’intervista…
“La metà del sangue che avevo in corpo ho perso a causa dell’ emorragia. La cosa più assurda è che quel mattino avevo un volo transoceanico. Se non mi fossi accorto di quanto stava accadendo, sarei stato male sull’oceano, su un aereo diretto a Los Angeles, e non so come sarebbe finita”.
Poi il pensiero a StradiVialli…
“Tramite conoscenze comuni, sono entrato in contatto con Gianluca Vialli. Mi emoziono mentre lo ricordo. Le poche interviste che aveva fatto erano riuscite a suscitare speranze. Rileggerle mi aveva aiutato a non farmi sentire la solitudine estrema della malattia, l’ingiustizia estrema della malattia. La malattia non è una vergogna. Per questo ho avvertito l’esigenza di raccontarla, a modo mio. Entrambi dovevamo affrontare un tumore al pancreas, e io dovevo superare lo stesso intervento chirurgico che lui aveva superato. Fu la prima volta che piansi al telefono con una persona che non avevo mai visto. Fu una cosa molto forte. Gianluca Vialli era una persona fantastica. Mi è stato molto vicino sia prima sia dopo l’operazione».
Come ha appreso della sua morte?
«Con profondo dolore. E mi fermo qui».
Chiara le è stata vicina?
“Chiara è qui con me in questo momento (si sente la voce di Chiara Ferragni che saluta i lettori del Corriere ).
Amo tantissimo mia moglie. Era a Parigi, a fare una cosa molto importante con una star internazionale, non posso dirle chi è. E Chiara ha mollato tutto ed è tornata a casa, per me. Si trattava di una grossissima opportunità per la sua carriera”.
Così parlò al CorSera il convalescente Fedez. Buona guarigione. Ah al netto delle apparenze, Federico è un ragazzo sensibile, con le sue tante debolezze, i patemi per la sua salute non ferrea, alle prese con a due, timori e paure.
Stefano Mauri