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Ma mister Massimiliano Allegri può far giocare meglio questa Juve?

Brutto pareggio dei bianconeri a Bergamo…

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Maurizio Pistocchi, giornalista e scrittore, così ha parlato dello 0 a 0 tra nerazzurri bergamaschi e bianconeri juventini:

“Peggio di un gran premio di F1 a ferragosto, Atalanta Juve fa addormentare tutti i coraggiosi che hanno aspettato le 18:00 con la speranza di vedere una bella partita: ritmo basso, una squadra-la Juventus-con la mentalità di una provinciale, la povera Atalanta, senza attaccanti, che ha provato fino al 94’ a vincere: 15 tiri verso la porta di Szczesny una traversa di Muriel, due palle gol fallite da Koopmeiners la Dea ha provato a vincere senza riuscirci. E la Juve? Tutti dietro e palla lunga sul povero Chiesa, disperato ed eroico nelle sue rincorse. Altro che esperienza: quello che manca a questa Juventus è una idea di gioco e una mentalità” .

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Il trainer della Dea di Bergamo Gian Piero Gasperini in conferenza stampa dopo Atalanta Juve si è invece espresso nel seguente modo:

Le conquiste le fai sul campo non in quello che hai fatto prima. La Juventus poteva affrontarla in maniera diversa questa partita. Hanno faticato soprattutto perché siamo stati anche molto competitivi. Loro stanno pur sempre lottando per lo scudetto, quindi per noi è importante affrontare così certe partite”.

Che altro dire? Il centrocampo e la difesa bianconera, reparti non modellati al calciomercato per esigenze superiori di bilancio, non sono da top club al momento. Ergo mister Max Allegri, forse, mah fa quello che può. Oppure davvero questa Juve può giocare meglio anziché limitarsi a contropiede e controllo? 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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