Negli scacchi mondiali è l’ora delle “pantere grigie”. Si aprono infatti domani 18 settembre a Struga, località della Macedonia del Nord sul lago di Ohrid, i Campionati mondiali seniores di scacchi, riservati ai giocatori con più di 50 anni di età. Considerando che l’attività agonistica dei giocatori, anche dei migliori, di solito continua anche in tarda età, e che il cervello invecchia meno del fisico, significa che a un torneo del genere possono partecipare anche scacchisti molto forti, e spesso competitivi ai più alti livelli. Del resto sono ben pochi gli sport che, come gli scacchi, consentono di essere forti a 60 come lo si era a 20, e qualche volta anche di più. Anche questo fa parte della magia di questo gioco secolare.
L’anno scorso la manifestazione si era svolta in Italia, ad Acqui Terme, e la Nazionale azzurra aveva ottenuto un prestigioso terzo posto nella categoria over 50, mentre in quella over 65 non ci eravamo presentati. Quest’anno la speranza è di eguagliare se non migliorare il risultato dello scorso anno, anche perché la formazione è davvero competitiva: la formano tre Grandi Maestri, il trevigiano Michele Godena, cinque volte campione italiano e leggenda degli scacchi nazionali, Alberto David, tre volte campione italiano, e Lexy Ortega, di origine cubana, anche lui ex campione italiano e responsabile della Scuola scacchistica della FSI che istruisce i giovani più promettenti. Con loro il romano Fabrizio Bellia, che da tempo raccoglie diversi allori nella categoria seniores (è stato Campione d’Europa nel 2021 e secondo, sempre nel Campionato europeo, nel 2023), e il friulano Giulio Borgo, istruttore apprezzato che ha tra i suoi allievi anche il più giovane Maestro italiano, Leonardo Vincenti, di cui si è parlato molto di recente.
La novità è che quest’anno l’Italia presenta anche una formazione over 65, capitanata da un altro Grande Maestro, Carlos Garcia Palermo, di origine argentina. Con lui il bresciano Roberto Messa, anch’egli ex Campione italiano e direttore e animatore della rivista specializzata “Torre & cavallo: scacco!”, poi il napoletano Mario Cocozza, il veneziano Luigi Santolini, e Franco Trabattoni che, nei momenti in cui non gioca a scacchi, è ordinario di Storia della Filosofia antica alla Statale di Milano.
Sono due formazioni molto ambiziose, nel ranking teorico, che tiene conto del punteggio elo, la squadra over 50 è terza, quella over 65 è quinta. Gli avversari più temibili, in entrambi i tornei, è l’Inghilterra campione uscente, che presenta nomi famosi come Michael Adams, Keith Arkell, John Nunn, e gli Stati Uniti di Vladimir Akopian, oltre ai soliti tedeschi, spesso dominatori nelle gare seniores. Si inizia domani, come detto, e si conclude il 28 settembre. Le regole sono quelle della gare a squadre: 4 giocatori opposti ad altri 4, vince il match la squadra che totalizza almeno 2,5 punti, e in caso di 2 a 2 è pareggio.
Dagli anziani ai giovanissimi: pochi giorni dopo, in tutt’altra parte del mondo, precisamente a Città del Messico, iniziano i Mondiali Under 20. L’Italia sarà rappresentata dai due campioni nazionali in questa categoria, il bresciano Gabriele Lumachi, 39mo del tabellone di partenza (su 153) e l’abruzzese Melissa Maione, 29ma del tabellone su 81. L’anno scorso la manifestazione si svolse in Sardegna, e il nostro Francesco Sonis, arrivò quarto, con gli stessi punti del vincitore, l’azero Abdulla Gadimbayli. Difficilissimo per i nostri ripetere una simile performance, ma di certo ce la metteranno tutta. L’ultimo turno è previsto il 1° ottobre.
Nella foto, la squadra che ha vinto il bronzo ai precedenti Mondiali. Da sinistra: Giulio Borgo, Michele Godena, Alberto David, Fabrizio Bellia, Carlos Garcia Palermo