Francesco Martelli, intellettuale illuminato segnala che…
“La Repubblica ha scritto di Cittadella!
‘C’è un luogo dove soddisfare tutte le curiosità che si possono avere su Milano che non sia un trito e ritrito account social che propone luoghi segreti, introvabili, esclusivi che però tutti già, alla fine, conoscono? Sì, c’è, e al prezzo della capacità e voglia di cercare, vi offre una quantità di informazioni e curiosità certificate su Milano che nessun altro luogo vi può proporre.
Qui non ci sono leggende o teorie ma solo documenti e certificati che testimoniano con precisione la storia della città. Stiamo parlando della Cittadella degli Archivi di via Gregorovius.
Nei suoi spazi è attualmente ospitata la mostra che racconta l’annessione dei comuni limitrofi alla città di Milano nel 1923, che sarà aperta fino a ottobre, con una documentata esposizione.
Per tutto il resto c’è Eustorgio, il robot programmato per trovare, nei 70 km lineari di documentazione conservata all’interno dell’archivio, tutto ciò che il pubblico, affamato di curiosità, può richiedere per conoscere meglio Milano e la sua storia.
Una città nella città che valorizza il proprio patrimonio grazie alla passione di chi la gestisce e che si arricchisce di giorno in giorno grazie all’interesse di chi la consulta’. Già, così postò via social Francesco Martelli, Eccellenza Cremasca da esportazione, Sovrintendente Archivistico del Comune di Milano, Docente di archivistica all’Università degli Studi del capoluogo milanese e intellettuale post romantico…
Ah tre anni fa, il direttore della Cittadella degli Archivi milanesi, ideo’ e canto’ la vera canzone di quella strana estate da ripartenza post prima ondata del coronavirus. Già al seguente indirizzo internet: https://milanomaledetta.bandcamp.com/releases trovate Milano Maledetta, hit (atmosfere molto Enzo Jannacci, con un ricordo che rimanda Pinketts nel finale. Chapeau) che spacca.
Tornando agli archivi, beh questi non sono solo faldoni e scaffali scorrevoli, scale e corridoi, guanti e cautela. Sono anche automatizzazione, braccia meccaniche, metallo e motori che spostano delicatamente chilometri di documentazione cartacea in migliaia di vasche, come in Bicocca. È la Cittadella degli Archivi: 70 km lineari di carta, il braccio robotico Eustorgio, mostre ed eventi per il patrimonio documentale dell’intera area metropolitana. E per dirla alla Martelli; “Se tutte le istituzioni culturali facessero questa attività io sono sicuro che comincerebbero a riemergere i grandi talenti, segreti e i grandi capolavori”.
In quel di Milano, precisamente alla ‘Cottadella’, Francesco da Crema fa la differenza e ha fatto un grande lavoro’
Stefano Mauri