Cesare Prandelli, ex commissario tecnico della Nazionale, in un’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport si è soffermato sull’arrivo di Cristiano Giuntoli alla Juventus e su altre questioni calcistiche: “Non sono mai stato vicino al Napoli, ma la storia dimostra che Giuntoli è una persona seria, capace, competente. E poi mi piace perché è uno che parla poco. La Juve ha preso il migliore”.
Su Dusan Vlahovic, allenato durante la sua seconda avventura alla Fiorentina, Prandelli ha inoltre aggiunto: “Ha avuto un sacco di problemi fisici. Poi una punta come Dusan deve giocare per finalizzare… Vlahovic ha una caratteristica chiara: sa fare gol. E quindi la squadra deve servirlo meglio. Dusan sente la porta, ha un mancino fantastico, una profondità incredibile. E attacca l’area con i tempi giusti. Se hai uno così, lo devi servire per finalizzare l’azione. È un capitale e io lo valorizzerei”.
Quindi il cambio Lukaku (ma Allegri lo vorrebbe e lui pure) per Vlahovic, Prandelli non lo farebbe.
Ah … il centravanti belga è stato pizzicato in Belgio da alcuni tifosi che gli hanno fatto una battuta sulla Juventus: “Se firmi per la Juventus, non dire mai forza Juve”, si sente in un video che circola sui social.
“No no, mai. Non credo che l’affare si farà”, la risposta di Big Rom prima di salire sulla sua auto. I bianconeri, ricordiamo, hanno messo l’ex Inter in cima alla propria lista per l’attacco soprattutto nel caso in cui dovesse partire Dusan Vlahovic.
Dulcis in fundo Prandelli, in questi giorni nella sua Lombardia, è stato tra le altre cose avvistato alla Trattoria La Bassa di Salvirola, in provincia di Cremona, ecco ha parlato alla Gazza anche dell’esclusione di Leonardo Bonucci dalla rosa della Juventus:
“E’ sempre spiacevole vedere fuori rosa uno che ha vinto 8 scudetti e scritto la storia della Juve. Nell’ultima stagione hanno avuto tanti mesi per parlarsi e programmare: non capisco perché non si sia potuto arrivare a un finale diverso per tutti”.
Così parlò Prandelli desideroso di tornare a fare calcio, ma nelle vesti di direttore tecnico,
Stefano Mauri