‘Disco Paradise’? Sarà anche una ‘canzonetta’, un pezzo melodico estivo tipo ‘Com le pinne, i fucili e gli occhiali’, ma si canta, si balla e … piace. Detto ciò, spazio a quanto segue…
“L’estate pop 2023 è deprimente. Il medium pop mi pare svilito. Vedere gente tutta tatuata che va su un palco a cantare la Disco paradise di turno mi fa tristezza. Quelle sono marchette. Il pop dev’essere anche visionario, evoluto, curato ai massimi livelli”.
Così parlò, il cantante, ultimamente un po’ ai margini, suo malgrado, del panorama musicale che conta, Paolo Menguzzi, al sito internet mowmag.com, poi ripreso da Dagospia.
Ecco, la replica di J- Ax, cantante della canzone citata da Menguzzi, insieme a Fedez e ad Annalisa, scritta anche p, tra gli altri da Davide Simonetta: autore, producer, arrangiatore e compositore italiano. Per la cronaca, Simonetta da Bagnolo Cremasco è l’artigiano della musica che sta scrivendo pagine importanti nel panorama musicale italico.
Ed ecco, da Instagram, il J – Ax pensiero per l’appunto: “Eh, sei sicuro che tu vuoi parlare di marchette? Comunque ciao, io ti ricorderò sempre come la versione ordinata su Wish di Tiziano”.
Il rapper degli Articolo 31 ha poi continuato: “Non c’è niente di più triste dei cantanti falliti che danno la colpa al ‘pubblico che oggi non capisce più un c…o’. A tutti capita di fare canzoni che non ‘connettono’ col mercato, con la moda o con i gusti delle nuove generazioni”.
Augurando a Paolo Menguzzi, artista in gamba, di tornare quanto prima al successo che merita, un pensiero finale, sembra indicativo, ed è il seguente: danzare e urlare la ‘Disco Paradise’, non è un peccato mortale e non fa male a nessuno, no? Detto ciò, non è che qualcuno, un po’ geloso del successo altrui, rosica e attacca il pop che attrae?
Stefano Mauri