Già accostare, fare il nome della Juventus a Marco Materazzi è come sventolare il mantello rosso davanti al muso di un toro. Durante una recente lunga chiacchierata nello studio di Italian Football Tv gli hanno posto una serie di domande sulla carriera: alcune le ha affrontate e le stoppate di petto, su altre è entrato in tackle duro alla sua maniera.
“La Juve la rispetto come club ma dal punto di vista sportivo la odio. Io c’ero a Cardiff e a Berlino quando persero – ha aggiunto Materazzi – il mio cuore batteva fortissimo, se avessero vinto sarebbe stato brutto”.
Beh dato a Marco ciò che è di Materazzi, a questo punto un quesito, interpretando un certo pathos juventino sorge spontaneo: Materazzi era anche a Istanbul. E come è andata?
Stefano Mauri