Scacchi “on fire”, in questi primi mesi del 2023. Dopo gli anni di pandemia, in Italia è esplosa una vera e propria “scaccomania”, come dimostrano i dati del tesseramento registrati dalla Federazione Scacchistica Italiana (FSI). A inizio maggio, quindi quando la chiusura del tesseramento è ancora ben lontana, è stato già raggiunto e superato il record storico di iscrizioni alla FSI. Oggi, 9 maggio, sono ormai a un passo da quota 18.000, precisamente 17.748 (di cui il 42 per cento nuovi tesserati), mentre il precedente primato, ma a fine anno, era stato registrato nel 2018, quando le tessere sottoscritte erano state 15.789. L’anno scorso, che ancora risentiva del rallentamento dovuto alla pandemia, erano state 13.319. Ovviamente, c’è ancora spazio nei prossimi mesi per ampliare questi numeri di diverse centinaia di unità, se non di più. E non è affatto escluso che si raggiunga e si superi quota 20.000.
La metà dei tesserati, e un’ampia quota dei nuovi iscritti, è junior, vale a dire ha meno di 18 anni. Ed è proprio tra giovani e giovanissimi che si sta diffondendo con più intensità la passione per gli scacchi, come testimonia il Trofeo Scacchi-scuola che si sta svolgendo in questi giorni a Montesilvano, e che vede la partecipazione di quasi 1.500 studenti. Ma la crescita riguarda anche il dato più consolidato, quello delle tessere agonistiche, vale a dire degli adulti che frequentano regolarmente i tornei: risultano ad oggi 5.976, anche questo un record storico, che va a migliorare il precedente primato di 5.815, registrato nel 2022. Ed è presumibile che nelle prossime settimane si superi abbondantemente quota 6.000.
Vari sono i motivi che si possono ipotizzare per questo “boom”. C’è sicuramente l’onda lunga di alcuni eventi favorevoli, come l’interesse suscitato dalla fiction “La regina degli scacchi”, o la grande crescita dei giocatori iscritti alle piattaforme on line che, come prevedibile, ha indotto molti anche a provare il gioco a tavolino. Ha aiutato anche la diffusione in Rete degli “streamer” che danno lezioni in video e commentano le partite dei campioni. C’è il lavoro eccezionale delle varie Asd sul territorio, che sono ripartite a razzo dopo la pandemia attirando soprattutto tanti giovanissimi. C’è stato anche un impegno più intenso della Federazione nella promozione del gioco e nell’autopromozione delle attività istituzionali, che ha dato buoni frutti.
Peraltro, c’è la possibilità di crescere ancora: sono circa 100mila i ragazzi che, a qualsiasi titolo, giocano a scacchi o hanno ricevuto qualche forma di istruzione scacchistica, spesso proprio a scuola. E secondo alcune statistiche sono oltre 300 mila gli italiani che si divertono con gli scacchi sulle piattaforme on line, tra loro nomi anche famosi come Neri Marcorè, Andrea Delogu, Diletta Leotta e Filippo Nigro, o il calciatore Paulo Dybala.