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Che errore perdere Marotta per la Juve. Lo ha detto pure Lapo Elkann

Il calcio è un mondo a parte. Servono uomini di calcio

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“La Juventus dopo l’uscita di Marotta ha perso tanto, a mio parere ci vogliono, oltre a chi c’è oggi, figure forti e capaci del mondo del calcio. Che è un mondo tutto suo. Se no è impensabile riportare la Juventus ai più alti livelli. Questo per me è un dato di fatto”.

Così postò Lapo Elkann, dopo la preziosa, ma sofferta, vittoria casalinga della Juventus sul Lecce.

E Lapo, fratello di John (colui tutto decide), ecco ha ragione: mandare via Beppe Marotta, oggi bravissimo Deus Ex Machina dell’Inter, nell’autunno 2018, fu il grande errore, l’inizio della fine, della comunque positiva, epopea Andrea Agnelli alla Juve.

Sì, andava tenuto Marotta e, al limite, arginato, oppure allontanato Fabio Paratici, grande talent scout, poco adatto però al ruolo di general manager.

Ecco, per rifondare la Vecchia Signora, serve subito una figura alla Marotta. L’ideale sarebbe Giuntoli, grande direttore del Napule Campione d’Italia, sotto contratto con De Laurentiis, sino al 2024. La scommessa che intriga? Carnevali del Sassuolo. Un nome che potrebbe sorprendere? Tare della Lazio. Il sogno proibito? Andrea Berta dell’Atletico Madrid. Il calciofilo libero subito a già pronto? Petrachi, il quale, potrebbe interagire alla grandissima con Calvo.

E provare a riportare a Torino il Marotta?

Mah …

Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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