Giornalista, scrittrice, gourmet, Regina (e pioniera) della critica gastronomica d’Italia e cremasca Rock, Roberta Schira ha scritto, sul Corriere della Sera, un pezzo sul Re dei Salumi, festeggiato, nella capitale del Granducato del Tortello, fino a lunedì: il Salame Nobile Cremasco.
Eccone uno stralcio: “Per la prima volta, Crema (Cremona) celebra con una festa di tre giorni (dal 29 aprile al 1º maggio) uno dei suoi punti di forza gastronomici: il Salame Nobile Cremasco. Viene definito così perché confezionato, almeno per il 70%, con le parti migliori del maiale: coscia, lonza, spalla, filetto. Condito con sale, aglio e una mistura di preziose spezie, viene stagionato da quattro a sei mesi.
Nessuno aveva mai pensato di dedicargli una kermesse popolare, che coinvolgesse la città, come accade con un’altra specialità della zona: il tortello cremasco, tutelato da una Confraternita. Crema, che è stata per secoli un avamposto veneziano, ed è città a misura d’uomo (e di bicicletta) ricca di storici palazzi nobiliari, sta vivendo un rinascimento turistico di tutto rispetto. Anche grazie al film «Chiamami col tuo nome», che Luca Guadagnino vi ha girato nel 2017. Oltre a molti premi (tra cui un Oscar), e a rivelare l’attore Timothée Chalamet, il film rimane una potente calamita che attrae a Crema turisti da tutto il mondo. Da questo weekend c’è anche il Salame Nobile”.
Così scrisse la Schira, tra le altre cose, Grande Cerimoniera della Confraternita del Tortello Cremasco.
Sì Franco Bordo: assessore al Commercio e Ambiente di Crema, lanciando la Festa del Salame NobileCremasco, primo passo verso il riconoscimento della Dop, denominazione di origine protetta, già… ha avuto una bella idea.
Chapeau…
Stefano Mauri