Si può ancora credere alla salvezza della Cremonese? E’ una delle domande poste ad Ariedo Braida, dirigente della Cremonese, nel corso di una intervista rilasciata a ‘Radio 24’. Questa la sua risposta: “Nel calcio esistono i miracoli, i miracoli si fanno. Ma è evidente che abbiamo dei limiti: siamo a un punto del campionato in cui la classifica parla chiaro, chiarissimo. Però bisogna cercare di mettercela veramente tutta e mai perdere la dignità. Se tu giochi e ce la metti tutta poi gli altri ti riconoscono. Il pubblico e la città ci stimano, noi coi nostri limiti abbiamo sempre dimostrato di combattere e di provarci”. A sette giornate dalla fine del campionato, la Cremonese è a -8 dallo Spezia quartultimo.
L’esperto calciofilo, a quanto pare vicino ad approdare al Monza, (quest’anno Cremona, calcisticamente parlando, non a causa sua, Braida praticamente l’ha vissuta da separato in casa) ha parlato pure della gara di giovedì contro la Fiorentina, ritorno delle semifinali di Coppa Italia: “Siamo arrivati in semifinali e va bene, dai. Quel che viene, viene. Bisogna avere il coraggio e l’umiltà di ammettere che a volte incontri delle squadre che sono più forti e che è giusto che vincano. Abbiamo perso in casa 2-0, se riusciremo a fare un miracolo ben venga, ma è molto difficile. Nel calcio tutte le gare iniziano 0-0 e non si sa come finiscono, però è evidente che la Fiorentina è molto più forte di noi e lo dimostra nel percorso fatto fino ad oggi. Noi con tutte le nostre forze siamo riusciti ad arrivare lì e pazienza, dai. Quel che arriva, arriva. Speriamo di fare un miracolo”
Così parlò Ariedo Braida, grande calciofilo…
Stefano Mauri