Cos’è WattPad, la libreria online che ci permette di scoprire i nuovi bestsellers della narrativa? Ci sono entrato e ho scoperto che…
Sono in difficoltà.
Sia emotiva che concettuale. Questo vortice di disgusto si è insinuato nei meandri profondi del mio essere proprio stamattina mentre facevo colazione e leggevo un articolo su Repubblica.
Superati gli argomenti seri, dalla tragedia di Crotone alla politica, sono giunto alla rubrica di cultura scoprendo una nuova inevitabile ondata letteraria color confetto.
Apologia di Tricarico – GUARDA
Essendo un accanito lettore di romanzi e avendo un divertentissimo problema di vista da tempo approfitto di un kindle e, di volta in volta, mi ritrovo a scorrere le classifiche dei libri più venduti alla ricerca di qualcosa che possa rientrare nelle mie corde.
E’ dura.
Se, dati alla mano, la stragrande maggioranza dei lettori nel nostro paese fa parte del sesso femminile, occorre fare una distinzione netta tra coloro che leggono opere degne di questo nome e timorose figlie delle saghe Harmony degli anni ottanta.
Dalia Gaber si racconta ad Alex Rebatto – Il Signor G, i gabbiani in volo e i malati di fischietto – GUARDA
Quindi eccomi a subire titoli a raffica che spurgano melassa fino a rendere quasi illeggibile lo schermo del mio dispositivo.
Tra baci, carezze, amori segreti, sotterfugi, amanti, sesso e pettegolezzi rappresentati su copertine pastello piene di giochi di parole avvilenti e degradanti, ho continuato imperterrito a cercare, a cercare ancora.
Dio mio, trovami qualcosa che non ho letto! Qualcosa che non possa uccidermi!
Alla fine, rassegnato, ho rovistato tra i classici e acquistato “Il deserto dei tartari” (classe 1940), di Buzzati.
Dungeons & Deejay – GUARDA
Morti i giallisti storici, terminati i saggi più interessanti (ottimo Mussolini il Capobanda di Cazzullo), depredata la narrativa fondamentale, cosa resta tra gli scaffali?
Amore mio, non so come dirtelo.
Baciami, tesoro.
L’amante dello sposo.
Provo a leggere un estratto per farmi un’idea. Forse ho solamente dei pregiudizi.
Rabbrividisco e ne provo un altro. Le convulsioni m’impediscono di tentare altri esperimenti.
Ma com’è possibile questa nuova ondata di successo del genere rosa o chick lit che sia?
Grazie a WattPad, una sorta di libreria libera sulla quale poter esporre le proprie opere d’arte aspettando il successo e/o l’eventuale chiamata di un editore.
Fred Buscaglione e mio padre – Intervista a Fred Chiosso – GUARDA
Ci sono entrato, mi sono immerso nello zucchero filato e, a disagio come un daltonico che gioca a Twister, ho disintegrato il mio account.
Una delle autrici più lette (e di conseguenza raggiunta dall’autorevole chiamata editoriale) ha ammesso di non aver mai letto un libro, o quasi. Di non aver mai scritto nulla, o quasi.
Nanni Svampa si racconta – Una volta, a Parigi… – GUARDA
E, come per magia, buttata giù qualche riga online per gioco, di essere diventata una scrittrice affermata.
O quasi.
E’ la solita lobby della banalità costruita sul passaparola, sulle amicizie, sui like. Basta andare su Facebook e cercare chi ha più di centomila followers. Fosse anche un falegname con la prima elementare, fateci caso, avrà un libro in cantiere finanziato da un grosso editore.
Intervista a Cisco – I Dinosauri e i giorni della rabbia – GUARDA
E’ l’arte del nulla che riflette questi tempi così cupi nei quali neppure Fante sarebbe riuscito ad emergere. Malgrado Bukowski.
Quindi faccio un appello ai vari addetti, ai librai, ai professionisti del settore letterario: ridimensioniamo le classifiche e pratichiamo una sana cancel culture artistica.
Ritratto di Andrea Spampinato – Una vita in musica – GUARDA
Anzi, meglio ancora, così come gli avvertimenti sui pacchetti di sigarette, aggiungiamo una fascetta sui libri che si trovano sugli scaffali senza alcun merito né motivo:
Quest’opera non può nuocere assolutamente alla salute ma leggerla non vi renderà più intelligenti.
Anzi.
Alex Rebatto
L’ultimo noir di Alex Rebatto è “Napoleone e la bufera” – GUARDA