Cesare Prandelli, ex ct dell’Italia, è durissimo: manca etica al calcio italiano. E sulla penalizzazione della Juventus ha una sua visione delle cose
Il calciofilo Cesare Prandelli (anni fa il patron della Cremonese Arvedi voleva affidargli la direzione generale della Cremonese, ndr) ex giocatore della Juventus e ct dell’Italia, ha parlato a Il Mattino delle vicende in cui sono stati coinvolti i bianconeri:
“Se mi hanno colpito? Certo, è un tema delicato. Io penso che certe cose la Juve, se le ha fatte, non le può aver fatte da sola. Se ci sono plusvalenze non vere, non credo che le possa aver create senza altri. Io provo amarezza, ogni 10-15 anni c’è uno scandalo che travolge e ferisce il nostro calcio. Non riusciamo a uscirne. Perché, in generale, da noi c’è una mancanza di etica, educazione e cultura sportiva”.


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Il tecnico ha mostrato inoltre una larga preferenza per il Napoli, tra metodologia di gioco e risultati ottenuti:
“È un capolavoro che dovrebbe essere portato ad esempio di dirigenti e presidenti. Dovrebbero dire: imparate da Spalletti, De Laurentiis e Giuntoli come si costruiscono le squadre per vincere. Badando ai ruoli da ricoprire e non ai nomi, badando alla sostanza del progetto e non a prendere applausi semplici. Io non riesco a cambiare canale se c’è il Napoli in tv, per me è meglio di una gara del Manchester City o del Barcellona.
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Questa squadra è un orgoglio del nostro calcio. In Champions è raro vedere una superiorità organizzativa come quella del Napoli. Non ci sono limiti per questa squadra. “.
Così parlò mister Cesare Prandelli…
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Stefano Mauri