In questa videointervista parliamo dell’ultima, significativa novità nell’inchiesta sul Mostro di Firenze. L’avvocato Alessio Fioravanti, figlio dello “storico” difensore di Pietro Pacciani, Pietro Fioravanti, deceduto l’anno scorso, ha ricevuto mandato dal fratello di Milva Malatesta, uccisa nel 1993 insieme al figlioletto, per far luce su questo delitto ancora irrisolto.
Si tratta di uno dei numerosi omicidi di donne dedite alla prostituzione avvenuti nell’arco di tempo in cui il Mostro di Firenze era attivo.
Secondo molti esperti dell’inchiesta sul serial killer, queste morti avrebbero una matrice strettamente legata all’assassino delle coppiette, anche se le modalità dei delitti non corrispondono a quelle, rituali, con cui costui uccideva.
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Finora questo legame era solo una supposizione non comprovata. L’avvocato Fioravanti, insieme al suo team – di cui fa parte Dario Quaglia, partecipante all’intervista – hanno scoperto, nell’ambito delle indagini di parte svolte, un inquietante collegamento oggettivo tra una vittima acclarata del Mostro ed una delle vittime degli omicidi “collaterali” succitati.
In conseguenza di ciò hanno presentato alla Procura di Firenze una istanza per riaprire le indagini riguardo ai predetti delitti, la cui soluzione non è stata mai trovata, con la possibilità di riconsiderare la vicenda del Mostro di Firenze nel suo complesso, anche per le parti – gli ultimi quattro duplici delitti – su cui esiste pronuncia giudiziaria definitiva.
Lo speciale di Fronte del Blog dedicato al Mostro di Firenze – QUI
La conversazione con Fioravanti e Quaglia ha offerto lo spunto per toccare altri enigmi dell’inchiesta sul Mostro, in particolare alcune missive anonime di cui si è persa traccia in circostanze misteriose, e la famosa scoperta dei bossoli dell’omicidio del 1968 presso il Tribunale di Perugia.
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