Il genio italico colpisce ancora: l’imprenditore edile Roberto Marino si è fatto una casa usando un vecchio autobus londinese nella propria residenza estiva.A portare a termine l’abitazione dei suoi sogni l’hanno aiutato i membri della sua famiglia. Per realizzarla? «Non molti soldi, ma tanta passione».Lo hanno già ribattezzato Bob Aggiustatutto, come il celebre personaggio dei cartoni animati
Tra le attrazioni della Val Trebbia vale la pena aggiungere una casa. Che non è proprio una casa, ma l’ennesima opera d’ingegno di un italiano, che ha trasformato un vecchio autobus a due piani londinese nella propria residenza estiva. Si trova al campeggio di Ponte Barberino, a Bobbio.
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E attaccato sul muso ha ancora il numero della linea 148 che percorreva quotidianamente nel quartiere di Notting Hill, nell’ormai remoto 1963. Dentro, però, non ci sono posti a sedere, obliteratrici e conducente cui è vietato parlare. Ma soggiorno, cucina, pensilina, patio esterno al primo piano. E, al secondo, camera da letto, cameretta per le bambine e un bagno.
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Il tutto in cinquanta giorno e al costo complessivo di un’automobile di media cilindrata. Pazzesco. L’autore dell’incredibile trasformazione, che Il Giorno ha ribattezzato Bob Aggiustatutto, come il celebre personaggio dei cartoni animati, si chiama Roberto Marino. E alla sua speciale abitazione ha dedicato anche un sito.
Signor Marino, come le è venuta l’idea?
«Di professione sono un impresario edile, ma ho avuto sempre la passione del legno in ogni forma. Mi sono sempre dilettato nella costruzione di chalet di legno e, dato che sono una persona iperattiva e bisognosa di adrenalina, ho pensato bene di provare a costruire qualcosa di diverso. Inizialmente doveva essere un bus dell’ATM, con precisione la 50, linea che mi ha portato a scuola per 5 anni in Milano. Poi, data l’impossibilità di acquisto da privato, ho iniziato a ricercare su siti di vendite dell’usato come Subito.it. E lì, come per incanto, è apparso Lui: il mio London Bus».
Certo, non era un pezzo da collezione in quel momento.
«Era fatiscente, da rottamare. Si trovava a Caserta, acquistato 5 anni prima dal titolare di un Irish Pub per completare la sua location con il bus adibito con tavolini all’interno ma… una volta giunto il bus si è reso conto che per arrivare al pub una tettoia non ne consentiva il passaggo. E così iniziò un degrado lungo 5 anni fuori da casa sua».
Il proprietario si era visto recapitare dal comune un’intimazione per spostarlo: «Io capito al momento giusto e lo porto via con 5000 euro piu 3600 euro di trasporto eccezionale. La mia famiglia composta da mia moglie Silvia e le ragazze Martina e Mayla hanno preso molto bene la decisione, pur non sapendo minimamente quello che potesse essere il risultato, ma si fidavano ciecamente per i risultati precedenti».
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Pronti via, Roberto si mette al lavoro: «Iniziano cosi i cinquanta giorni stimati per ristrutturarlo completamente. La famiglia si adopera nei lavori di impregnazione di tutte le assi di legno necessarie e alla scelta dell’arredamento. Io progetto e realizzo, nei weekend liberi dal mio lavoro, tutto ciò che poi diventerà la nostra residenza estiva, senza averlo mai fatto e non avendo copiato o preso spunto da nulla, dato che nel suo genere è quasi unico».
I costi? «Il costo totale, oltre 8600 euro di acquisto, sarà di altri 9000 euro compreso arredamento ed elettrodomestici».
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Inevitabile che il London Bus sia diventato un’attrazione per i numerosi ospiti del campeggio e non solo. Se ne vedono davvero poche di residenze del genere. Noto è il caso di un aereo o di alberghi ricavati dalle costruzioni più strane. Ma si contano sulle punta delle dita delle mani. Ora si aggiunge al novero delle chicche da visitare anche il vecchio pullman salvato dalla rottamazione e diventato un’opera di design e una casa a tutti gli effetti.
Ci dice Roberto: «Ogni anno gli ospiti del campeggio chiedono di poterlo visionare affascinati dall’idea della creazione di un così particolare ed inusuale mezzo. E noi con molta gioia li accogliamo nella nostra dimora e rispondiamo alle domande che ci pongono, lusingandoci e riempiendoci di complimenti. I bambini sono quelli che regalano più sorrisi e stupore e ci piace donare loro un portachiavi del nostro bus. E ai genitori un biglietto originale del bus datato anni 60/70 quando girava per le vie di Londra».
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Ovviamente, qualcuno si è fatto avanti anche per altro: «Da quando esiste il bus non sono mancate richieste di affitto, quasi giornaliere nel periodo estivo. E molti non si spiegano perchè non segua il business. Ma almeno per ora vogliamo godercelo in famiglia».
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L’AUTOBUS – CASA DI ROBERTO MARINO:
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