In quali altri sport si può avere a 60 anni quasi la stessa forza di gioco e capacità di affrontare gli avversari di quando se ne avevano 20? Questa è una caratteristica unica degli scacchi, una fra le tante lo rendono una disciplina tra le più popolari al mondo: quella di non essere riservati solo ai giovani, ma di poter essere giocati, anche ad alto livello agonistico, fino a tardissima età
Non stupisce quindi che ai Mondiali individuali seniores di scacchi, che si aprono oggi ad Assisi, sia prevista la presenza di un numero davvero enorme di partecipanti. Parliamo di 345 iscritti da 51 diverse nazioni, che si suddivideranno, come sempre, nelle due categoria fondamentali: “over 50”, per i giocatori che hanno più di 50 anni, e “over 65” per quelli che hanno più di 65 anni.
Il grande numero di giocatori si spiega anche con il fatto che questa manifestazione, nata nel 1991, negli ultimi due anni non si è svolta a causa della pandemia. La parte del leone la fanno gli italiani, ovviamente, che sono una novantina, ma all’appuntamento non hanno voluto mancare Maestri e altri forti scacchisti da Paesi come Argentina, Australia, Nuova Zelanda, Brasile, Stati Uniti e Sudafrica. La sede di gioco è l’Hotel Il Cenacolo / Casa Leonori – S. Maria degli Angeli (foto).
Il parterre è molto competitivo perché, come si diceva sono davvero tanti i forti giocatori in età “over”. Basti pensare che ad Assisi sono presenti una quindicina di Grandi Maestri, il titolo più alto che esista nel mondo degli scacchi, e una trentina di Maestri internazionali. Il favorito, almeno sulla carta, nell’over 50, è un georgiano, Zurab Sturua, classe 1959. Nell’over 65 invece il primo del tabellone è John Nunn, ben noto come autore di popolari testi scacchistici, già vincitore lo scorso giugno, con la sua Inghilterra, dei Mondiali Seniores a squadre che si sono tenuti ad Acqui Terme.
Tra le donne (che giocano insieme agli uomini, ma la cui classifica viene poi definita a parte) spicca il nome della ottantenne ex pluricampionessa del mondo sovietica Nona Gaprindashivili, oggi fieramente georgiana, sempre presente e spesso vincente a questa competizione, prima del tabellone tra le over 65.
La Gaprindashvili, ricordiamo, era la giocatrice che qualche mese fa aveva denunciato la fiction “La regina degli scacchi” per aver minimizzato le sue vittorie, negli anni ‘60, il periodo in cui era ambientato il telefilm.
Denuncia che si è conclusa con una conciliazione extragiudiziaria, in cui Netflix ha concordato con la scacchista un risarcimento. L’atleta favorita nell’over 50 è un’altra georgiana, Ketevan Arakhmia-Grant, che però si batte per i colori della sua patria di adozione, la Scozia.
Il più forte degli italiani, con qualche speranza di podio nell’Over 50, è Fabrizio Bellia, Commissario tecnico della Nazionale femminile, già vincitore con l’Italia della medaglia di bronzo nel già citato Mondiale seniores a squadre, insieme a Michele Godena, Alberto David, Giulio Borgo e Carlos Garcia Palermo. Iscritta al torneo anche sua moglie, Sonia Sirletti, ex Campionessa italiana e oggi giornalista di Bloomberg.
I turni previsti sono undici, con inizio alle 15, con un unico giorno di riposo, il 21 novembre. Il turno finale si giocherà quindi il 26 novembre. Quindi i tanti scacchisti convenuti ad Assisi avranno anche il tempo di godersi le bellezze artistiche, paesaggistiche e culinarie di una delle località più belle d’Italia, dando un impulso “fuori stagione” al turismo umbro