“Al di là delle colpe di Allegri e di una dirigenza che ha fatto un mercato di figurine (con i cerotti) mancano qualità e personalità. E aggiungo che in prospettiva per voltare pagina e riaprire un nuovo ciclo alla Juventus si punterà su uno di questi 3 profili: Giovanni Carnevali (Sassuolo), Cristiano Giuntoli (Napoli) e Andrea Berta. Andrea Berta è l’artefice del salto di qualità e della conferma ad alti livelli dell’Atletico Madrid. Persona molto competente e riservata in (vecchio) stile Juventus. Prima la struttura societaria poi il capitolo allenatore. Per la panchina non scarterei l’ipotesi Gasperini se dovessero puntare su un tecnico italiano. Per l’azzeramento dei vertici societari sul presidente non credo. Sul trio Arrivabene/Nedved/Cherubini invece sì”…
Così via social (Twitter), postò il giornalista Rai Paolo Paganini, nei giorni scorsi. E l’esperto di calciomercato non ha torto: la Juve va rifondata e rilanciata a tutti i livelli, partendo dal fronte societario. E oltre ai nomi poc’anzi citati, attenzione alla nomination Petrachi, ex diesse di Torino e Roma.
Serve come acqua al deserto un direttore generale alla Juventus: questo è poco, ma sicuro. E a questo giro non bisognerà sbagliare a trovare il Deus Ex Machina da piazzare alla scrivania, lasciata vuota e triste, da Beppe Marotta, allontanato superficialmente nel 2018. Ah, toccherà ovviamente poi al nuovo Dg individuare il nome dell’allenatore che dovrà guidare i bianconeri in panchina nella stagione, della Restaurazione, 2023 – 2024…
Stefano Mauri