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Juventus per ripartire ti serve un nuovo direttore generale

Berta, Carnevali, Giuntoli o Petrachi i nomi caldi per i bianconeri

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“Al di là delle colpe di Allegri e di una dirigenza che ha fatto un mercato di figurine (con i cerotti) mancano qualità e personalità. E aggiungo che in prospettiva per voltare pagina e riaprire un nuovo ciclo alla Juventus si punterà su uno di questi 3 profili: Giovanni Carnevali (Sassuolo), Cristiano Giuntoli (Napoli) e Andrea Berta. Andrea Berta è l’artefice del salto di qualità e della conferma ad alti livelli dell’Atletico Madrid. Persona molto competente e riservata in (vecchio) stile Juventus. Prima la struttura societaria poi il capitolo allenatore. Per la panchina non scarterei l’ipotesi Gasperini se dovessero puntare su un tecnico italiano. Per l’azzeramento dei vertici societari sul presidente non credo. Sul trio Arrivabene/Nedved/Cherubini invece sì”…

allegri

Così via social (Twitter), postò il giornalista Rai Paolo Paganini, nei giorni scorsi. E l’esperto di calciomercato non ha torto: la Juve va rifondata e rilanciata a tutti i livelli, partendo dal fronte societario. E oltre ai nomi poc’anzi citati, attenzione alla nomination Petrachi, ex diesse di Torino e Roma.

Serve come acqua al deserto un direttore generale alla Juventus: questo è poco, ma sicuro. E a questo giro non bisognerà sbagliare a trovare il Deus Ex Machina da piazzare alla scrivania, lasciata vuota e triste, da Beppe Marotta, allontanato superficialmente nel 2018. Ah, toccherà ovviamente poi al nuovo Dg individuare il nome dell’allenatore che dovrà guidare i bianconeri in panchina nella stagione, della Restaurazione, 2023 – 2024…

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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