Alessia Pifferi avrebbe somministrato delle benzodiazepine alla figlia Diana, di soli 18 mesi, prima di abbandonarla per sei giorni nel suo lettino, trovandola morta al suo rientroA rivelarlo gli esami del sangue e dei capelli
Alessia Pifferi, sulla morte della figlia Diana aggiunge un altro tassello di orrore: secondo quanto emerge dagli esami del sangue e dei capelli, nella piccola sarebbero state trovate tracce di benzodiazepine.
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La vicenda
Alessia, 37 anni, è in carcere a San Vittore con l’accusa di omicidio volontario pluriaggravato. Stando alle indagini, nel tardo pomeriggio del 14 luglio la donna avrebbe lavato e cambiato la figlia Diana, di soli 18 mesi, per lasciarla poi per sei giorni nel lettino da camping con un biberon del latte. Nel frattempo lei si diresse a Leffe, nella bergamasca, dal nuovo compagno, cui disse che la piccola era al mare con sua sorella.
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Al ritorno, la bimba era ovviamente morta. Il caso ha sconvolto l’Italia. Alessia chiese pure di partecipare ai funerali. E al giudice ha domandato dove fosse sepolta e di avere una sua foto da tenere in cella con sè.
Le chat di Alessia Pifferi
Cosa sia passato nella testa di questa donna nessuno lo sa. E al momento la richiesta di visita psichiatrica dei consulenti della difesa, avanzata dagli avvocati Luca D’Auria e Solange Marchingioli, non è stata accolta. Il quotidiano Il Giorno riportò però i messaggi che Alessia inviava ai suoi contatti, nei quali affermava di volere «una vita senza figli» perché considerati «un intralcio alle speranze».
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Non avrebbe desiderato altro che una vita bella «come quelle che si vedono in tv». Ed era sollevata dalla separazione dal marito con il quale aveva condotto una vita semplice e lieta di aver conosciuto il nuovo compagno, ovvero «l’uomo giusto».
Una morte atroce
Nei giorni scorsi sono emersi però altri dettagli inquietanti: Diana avrebbe ingerito pezzi di cuscino e di materasso, come se, stremata dalla fame, avesse cercato di ingerire qualsiasi oggetto intorno a sè.
E ora, dalle analisi tossicologiche, sia del sangue che del capello, emerge come le furono somministrate benzodiazepine, particolare che la donna ha sempre negato, sostenendo di averle dato solo delle gocce di paracetamolo. E forse è anche per questo che i vicini non l’hanno mai sentita piangere. L’autopsia chiarirà se i tranquillanti possano aver contribuito alla sua morte.
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