Accusato di violenze sessuali, Armie Hammer non recita più a Hollywood. Fu anche la stella del film di Luca Guadagnino “Chiamami con tuo nome”. A una donna avrebbe detto: “Sono cannibale al 100%”L’incredibile parabola di una star del cinema viene raccontata nella serie televisiva House of Hammer, che mette in risalto le sue perversioni. Ecco cosa fa oggi
LOS ANGELES – Tra i messaggi più espliciti che Armie Harmer avrebbe inviato alle donne, ce ne sono alcuni davvero inquietanti: “Ho la fantasia di avere qualcuno che dimostri il suo amore e la sua devozione facendosi legare in un luogo pubblico di notte e lasciandomi fare uso del suo corpo”.
E poi: “La mia scommessa consiste nel presentarmi a casa tua, legarti completamente e renderti inabile e poter fare tutto ciò che voglio in ogni singolo buco nel tuo corpo, finché non ho finito con te”. E infine: “Sono un cannibale al 100%”.
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Lo racconta il documentario “House of Hammer” della piattaforma Discovery+, il cui responsabile dei contenuti, Jason Sarlanis, assicura: «Le accuse di stupro e abusi mosse contro Armie Hammer negli ultimi anni sono solo la punta dell’iceberg quando si tratta della famiglia Hammer».
E pensare che fino al 2021, quando l’attore venne accusato di abusi sessuali, la sua carriera aveva toccato i vertici di Hollywood. Ma anche in Italia era molto noto per essere stato uno dei protagonisti di “Chiamami col tuo nome” di Luca Guadagnino.
ARMIE HAMMER, UNA LUNGA STORIA
Nato a Los Angeles, figlio del ricco imprenditore Michael Armand e nipote del magnate del petrolio Armand, fino ai 12 anni visse alle Isole Cayman. Non terminò l’università per provare la carriera da attore, apparendo spesso in numerose serie tv e in vari film, tra cui The Social Network, sulla nasciata di Facebook, e J.Edgar Hoover, di Clint Eastwood.
Lavora con Leonardo Di Caprio, poi con Johnny Depp in The Lone Ranger e Tom Ford in Animali notturni, fino all’ultimo lavoro in Assassinio sul Nilo. È con Guadagnino che riceva la prima candidatura ai Golden Globe, uno dei riconoscimenti di cui farà presto incetta. Gli manca solo di interpretare Batman, in un progetto che sfuma per un niente.
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Separatosi nel 2020 da Elizabeth Chambers, da cui ha avuto due figli, pochi mesi dopo si abbatte su di lui uno tsunami: un’ex e altre donne lo accusano di molestie. E un anonimo account Instagram pubblica diverse conversazioni (attribuite a lui) in cui l’attore ammetterebbe fantasie sessuali estreme, dal sadomaso fino al cannibalismo.
Viene indagato per violenza sessuale. E la sua carriera crolla, tanto che oggi, dopo aver lasciato Hollywood, è prima entrato in un centro riabilitativo e poi è tornato alle Cayman, dove vende multiproprietà. Ma, stando al documentario, non sarebbe il solo in famiglia, ad aver vissuto una vita al limite.
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Il trisavolo Julius Hammer venne condannato per omicidio colposo per aver ammazzato la moglie di un diplomatico russo. Nel 1955 Julian Hammer, figlio di Armand, uccise un uomo per un debito di gioco, ma non venne condannato. E Casey Hammer, figlia di Julian, raccontò nel libro “Surviving My Birthright” di essere stata violentata dal padre.
COME STANNO DAVVERO LE COSE?
Ma come stanno davvero le cose per Armie? Un processo ancora non c’è stato. Nel documentario sono raccolte varie testimonianze, tra cui quella di Courtney Vucekovich, una delle donne che lo accusano, che dice di avere decine di foto come prova. Già nel 2021, su Page Six, aveva detto di lui:
«Armie è fissato con l’idea di essere un dominatore e avere delle schiave. Era davvero capace di dirmi che voleva rompermi le costole e mangiarle. Diceva che le avrebbe fatte alla griglia sul barbecue, e poi le avrebbe mangiate. La cosa del mangiare la ripeteva spesso. Una volta ha lasciato al mio portiere una lettera in cui scriveva: “Ti prenderò a morsi”».
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Tuttavia, mentre nel documentario racconta i morsi che le avrebbe inflitto l’attore, appare una foto inquietante che dovrebbe immortalarlo: «Penso che Armie abbia fatto quella foto. Morde molto forte e ti dice di indossare quei segni come un distintivo d’onore, quasi come se fossi fortunata ad averli». Ma quella foto si rivela un falso: è stata presa dalla rete, caricata su Pinterest da un’utente e non ha nulla a che fare con una vicenda di abusi.
A People Courtney ha detto: «Durante il periodo con Armie, ho ricevuto numerosi messaggi tra cui innumerevoli foto e video. Il segno del morso mostrato era una foto inviata da Armie all’interno di una nostra conversazione archiviata e, più di un anno dopo, ho pensato che fosse una mia foto dato che ho dozzine di foto che ritraggono i suoi abusi sul mio corpo». Discovery ha rimosso l’immagine dalla serie.
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