E’ la più grande manifestazione di scacchi a livello mondiale: 350 squadre in gara, 188 Open (cioè aperte sia a uomini che donne) e 162 solo Femminili. Oltre 1.700 atleti di tutto il mondo che si confrontano, tra cui il Campione del mondo Magnus Carlsen, che cerca di portare al successo la sua Norvegia, Fabiano Caruana, capitano degli Stati Uniti, grandi favoriti, e molti altri scacchisti di primissimo piano.
Stiamo parlando delle Olimpiadi degli scacchi, di fatto un campionato del mondo a squadre, che tornano a disputarsi dopo quattro anni, visto che nel 2020 furono annullate a causa della pandemia. Quest’anno si svolgono in India, a Chennai, in seguito alla decisione della FIDE, la Federazione internazionale degli scacchi, di togliere, nel febbraio scorso, l’organizzazione alla Russia, per via dello scoppio della guerra in Ucraina. Il primo turno si gioca domani 29 luglio alle 11.30 ore italiane. L’undicesimo e ultimo turno è previsto il 9 agosto alle 6.30.
Le Olimpiadi sono il torneo più antico e glorioso degli scacchi mondiali. La prima edizione ufficiale risale al 1927 e si svolse a Londra. Nel 1957 si tenne la prima Olimpiade femminile. Questa di Chennai è la 44ma edizione, mentre per quanto riguarda le donne è solo la 29ma. Praticamente tutte le nazioni del mondo hanno inviato una loro squadra in India, ed è soprattutto questo il fascino della manifestazione: scacchisti fortissimi e famosi, che possono trovare come avversari giocatori poco più che dilettanti, ma fieri di rappresentare il loro Paese e quindi molto motivati. E i risultati a sorpresa non sono rari. Questa edizione fa registrare il record assoluto di partecipanti, nonostante l’assenza di Russia e Bielorussia, squalificate dalla FIDE, e quella della Cina, per motivi sanitari.
La Nazionale italiana in quasi cent’anni di storia olimpica non è mai salita sul podio. Sarà questa la volta buona? Nel ranking di partenza la squadra Open, composta da Daniele Vocaturo, Luca Moroni, Lorenzo Lodici, Francesco Sonis e Sabino Brunello è 26ma: l’ambizione è riuscire a far meglio, il sogno un posto tra i primi dieci, ma si farebbe festa anche entrando nei primi venti. Lo stesso vale per la squadra Femminile, che parte come 25ma, e che vede nei suoi ranghi Marina Brunello, Olga Zimina, Tea Gueci, Marianna Raccanello ed Elisa Cassi. La Brunello quattro anni fa a Batumi in Georgia ottenne un risultato clamoroso, vincendo la medaglia d’oro individuale in quarta scacchiera. Ora è di fatto la “capitana” della Nazionale, e cercherà di aiutare le compagne a migliorarsi.
Ricordiamo la formula, che è quella tipica dei tornei a squadre: ogni formazione è composta di quattro scacchisti, che in ciascun match sfidano i quattro della squadra avversaria. La squadra che ottiene almeno due vittorie e una patta (o una vittoria e tre patte) vince la sfida, e conquista due punti in classifica. Se finisce in pareggio (due vittorie a testa, o una vittoria a testa e due patte, o quattro patte), si riceve un punto ciascuno. La squadra che fa più punti dopo undici match vince.
Nella foto la squadra Open: (Sabino Brunello, Luca Moroni, Lorenzo Lodici, Daniele Vocaturo e Francesco Sonis)