Già, mai banale e diretto, amico, tra gli altri di mister Antonio Conte, nella sua intervista a TMW Radio, WebMedia informato e informante sui fatti, il bravissimo calciofilo, talent scout e direttore sportivo (un peccato non abbia ancora un club per cui lavorare) Gianluca Petrachi ha parlato di Nicolò Zaniolo, calciatore talentuoso della Roma e sul mercato: “L’ho avuto, è un ragazzo che a volte viene etichettato in maniera sbagliata. È un bravo ragazzo, che ha valori, princìpi, è giovane e ha avuto i suoi problemi. Ma se gli stai dietro è uno sentimentale. È mancato poi molto anche in Nazionale. Forse si poteva capire di più la sua emotività”.
Già e il buon Zaniolo, nel mirino del Milan e della Juventus, con la Gazzetta dello Sport, o meglio col settimanale Sport Week della Rosea, così ha fotografato, questo delicato e strategico momento per lui: “L’interesse delle grandi squadre mi fa piacere: se pensano a te significa che vali. E questo no, non mi distrae. Se dovessi lasciare la Roma mi mancherebbero tante persone, non solo Abraham. Il paragone con Dybala? Giocatore fantastico, vediamo. La vita è imprevedibile, io mi alleno e aspetto. Il mio idolo Ibrahimovic? Sono contento abbia vinto lo scudetto, ha riportato in alto il Milan. Quando l’ho incrociato quest’anno, non ho avuto il coraggio di avvicinarmi, mi sono vergognato”.
Nota a margine: la Juve ha bisogno di Zaniolo, il Milan di Berardi. E la Vecchia Signora, ai giallorossi, in cambio dell’ex interista (il Deus Ex Machina nerazzurro ancora oggi non si capacita di come, prima del suo arrivo all’Inter, beh lo abbiano lasciato partire in cambio di Naingolann), oltre a un conguaglio in denaro darebbe uno tra Arthur e McKennie.
Stefano Mauri