Quando Valeria Pitta, meravigliosa Donna del Vino Italiana racconta la cantina, a conduzione familiare, Masseria nel Sole, gioiello di Lucera (Foggia), in una porzione della Puglia tanto particolare, quanto affascinante, beh… emozionando chi la ascolta, si emoziona.
“I nostri vigneti, sono stati impiantati nel 2008: un sogno realizzato per chi come me aveva da sempre la passione per il vino, con una cura particolare verso i vitigni autoctoni pugliesi. Da sommelier, oltre che produttrice, sono molto puntigliosa, curo, coccolo, seguo e imbottiglio le bottiglie una ad una con le mie mani. Mi piaceva l’idea di legare i nostri prodotti totalmente alla nostra famiglia: l’arte nell’arte, perché quello che si mette in bottiglia è poesia, è studio, è la propria personalità, è il proprio vissuto”.
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Sono attualmente quasi 5, gli ettari vitati dalla famiglia Pitta, con Valeria che segue, a 360 gradi, notte e giorno, ogni passo della realtà vitivinicola, segmento aziendale inserito in un contesto agricolo – ricettivo più ampio e tipico, il tutto con massima, attenta, competente e vissuta attenzione alla sostenibilità agricola e al risparmio energetico.
Questo grazie a papà Bruno (ripreso nella fotografia qui sopra di Michele Antonaccio con Valeria) uomo fantastico, da sempre attento, genuino pioniere in materia, alle nuove, moderne energie.
Le vostre uve, sostanzialmente, parlano di voi e del vostro territorio…
E deve essere così l’enologia a mio modesto avviso. O meglio, ristoratori e operatori dicono che se un vino rappresenta le sue origini lo si propone con maggior facilità. Uva di Troia, Bombino Bianco, Montepulciano, Falanghina: diversa da quella campana, semplicemente parlano di quello che siamo. Ah… l’intenzione è quella di ampliare la superficie vitata a 7 ettari, ma in tal senso lavoriamo con calma, senza fretta: inseguiamo la qualità, operiamo in regime biologico e l’intenzione è quella di allargare il nostro mercato all’estero.
Le etichette dei vini Masseria nel Sole rappresentano autentiche opere d’arte.
Grazie, l’artista è mio fratello Gianni e suo figlio, vale a dire mio nipote Bruno rappresenta l’anima aziendale Hi Tech, per la serie: cuore alle tradizioni antiche, occhi al presente e sguardo al futuro.
Che Vinitaly è stato per voi?
Premessa: non mi entusiasmano tali manifestazioni. Per carità: massimo rispetto verso il salone del vino internazionale veronese, in fondo apporta contatti preziosi, ma contestualizzando, francamente reputo sia meglio portare addetti ai lavori in cantina, magari coinvolgendo la Regione e gli enti locali. Detto ciò non mi lamento, a Verona qualcosina abbiamo seminato, vedremo quali frutti coglieremo.
Il tuo sogno nel cassetto?
Lo confesso: non mi dispiacerebbe iniziare a raccogliere qualche premio e riconoscimento per il lavoro intrapreso.
Ho avuto il piacere di degustare la vostra visione di Nero di Troia in Purezza nelle versioni Riserva e Metodo Classico Rosè Extra Brut e … siete riusciti a emozionarmi. Complimenti.
Parliamo di due grandi scelte coraggiose: “Mordi il Politico” è un Rosso straordinario invecchiato 12 mesi in botte di Rovere, “Sissy Pop”è invece la versione spumantizzata, Extra Brut Metodo Classico del Nero di Troia e … siamo orgogliosi di loro.
Sì… quelli che la Masseria nel Sole (distribuzione Balan), coi vini di Puglia che raccontano fatica, amore, territorio e sogni, decisamente ci sanno fare e Valeria, stupenda Donna del Vino e del Fare, con la sua verve PopArtistica, sì … regala sogni con le sue bottiglie.
Stefano Mauri