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Marina Castangia, l’incredibile svolta nel giallo di Mogorella

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Marina Castangia, colpo di scena nel giallo sulla scomparsa della parrucchiera scomparsa nel nulla da Mogorella, Oristano, nel maggio 2021. Il compagno, già indagato per omicidio volontario, è stato arrestato per abuso sui minoriPer gli inquirenti, Antonio Demelas potrebbe averla uccisa dopo la scoperta, da parte della donna, dei suoi misfattiLa ricostruzione del caso nell’approfondimento di Cronaca VeraMarina Castangia

Marina Castangia, il giallo di Oristano potrebbe essere giunto ad una clamorosa svolta. Antonio Demelas, il cuoco 69enne indagato per l’omicidio della compagna svanita nel nulla nel maggio 2021, è stato arrestato con l’accusa di abuso sui minori. Un colpo di scena che per gli investigatori potrebbe significare un movente per il delitto: l’uomo avrebbe ucciso Marina Castangia dopo che lei aveva scoperto tutto.

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marina castangia

LA SCOMPARSA DI MARINA CASTANGIA

Marina, parrucchiera 60enne originaria di Cabras, sparisce nel nulla ai primi di maggio dello scorso anno. Ben presto la Procura si convince che la sua scomparsa sia anomala e indaga per omicidio volontario il compagno Antonio. Lui nega.

E il suo avvocato, Monica Masia, dice al termine dell’interrogatorio: «Ha risposto a lungo alle domande degli inquirenti ribadendo la sua estraneità nella scomparsa della compagna. Il mio assistito ha manifestato la massima disponibilità nei confronti degli inquirenti, rispondendo con serenità a tutti gli interrogativi che gli venivano posti».

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MARINA CASTANGIA

LE RICERCHE

I Ris di Cagliari setacciano la casa alla ricerca di elementi utili. Lui non si scompone. Del caso si occupa “Chi l’ha visto?”. L’uomo racconta di aver salutato Marina l’ultima volta il 7 maggio: gli aveva detto che sarebbe tornata a casa a prendere alcuni effetti personali. Lì resteranno però i suoi tre cellulari e l’auto parcheggiata fuori. Dov’è finita Marina?

Antonio rammenta che già un paio di mesi prima la compagna si era allontanata per andare a trovare alcune amiche nella zona di Olbia. Non appare preoccupato: hanno in programma di sposarsi, spiega, e pensa che presto ritornerà. Alle telecamere mostra anche l’abito da matrimonio di lei. In casa però il letto matrimoniale non c’è più: «Era brutto e l’ho buttato, Marina voleva cambiare tutto».

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MARINA CASTANGIA

LO SCETTICISMO IN PAESE

I famigliari della donna sostengono però di non avere notizie di lei da molto prima della sparizione, addirittura da metà febbraio, dopo che Marina aveva accompagnato il fratello Antonio all’ospedale di Cagliari. Di fatto, a presentare la denuncia di scomparsa sono stati il figlio e i fratelli. Molti anche gli appelli via social, compreso quello lanciato da un nipote. Ma della parrucchiera non c’è più traccia.

Quando il cuoco viene indagato, i cronisti locali, giunti al paesino di Mogorella, quattrocento anime in provincia di Oristano, trovano gli abitanti scettici sul fatto che il cuoco possa aver ucciso la compagna: «Non ne sarebbe stato capace» dice un allevatore.

E Sandro Sanna, operaio di 57 anni, racconta alla Nuova Sardegna: «Antonio? Una bravissima persona, come del resto tutta la sua famiglia. Gente rispettosa e lavoratori. Deve credermi, questa storia ci ha sconvolti: no, non è possibile che abbia fatto questo». L’indagine ristagna per mesi, come se l’enigma non avesse risposte. Poi, il clamoroso colpo di scena.

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MARINA CASTANGIA

GLI ABUSI SUI MINORI

Antonio viene infatti arrestato nei giorni scorsi. L’accusa è gravissima: pedofilia. Nell’ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip Federica Fulgheri, gli vengono contestati abusi su una bambina. Scrive La Nuova Sardegna: “Ora c’è anche un movente. È più di una congettura, è una pista investigativa che rafforza i sospetti, anche se non può essere decisiva”.

E ancora: “Grazie alla seconda inchiesta, si rafforza infatti l’ipotesi che Marina Castangia avesse scoperto o, per lo meno, sospettasse qualcosa sugli abusi che il compagno potrebbe aver perpetrato ai danni della figlia di una famiglia con cui la coppia si frequentava spesso. È, per il procuratore Armando Mammone e per i carabinieri, il movente che l’avrebbe spinto a uccidere la donna di Cabras e poi a farla sparire nel nulla, confidando nel fatto che per qualche tempo nessuno l’avrebbe cercata”.

L’impulso alla seconda inchiesta sarebbe stato dato proprio dal fratello di Marina, che aveva ricordato la penultima volta che era stato in casa della coppia, quando li aveva sentiti litigare. Pare che il motivo della discussione fossero proprio le attenzioni del cuoco su una bimba, che Marina avrebbe rinfacciato al compagno.

Di certo gli investigatori devono aver trovato solidi riscontri sugli abusi, per chiederne ed ottenerne l’arresto. E stavolta Antonio Demelas si è avvalso della facoltà di non rispondere. Ma davvero potrebbe aver ucciso la compagna per assicurarsi il silenzio sulle accuse di pedofilia?

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