Martin Mystère, in occasione del quarantennale parliamo con Andrea Carlo Cappi, autore di thriller e spionaggio, ma anche dei romanzi del personaggio inventato da Alfredo CastelliLo scrittore: “George Lucas e Steven Spielberg si sono ispirati alle stesse suggestioni letterarie quando hanno proposto al cinema Indiana Jones nel 1981. Tuttavia il campo di azione di Martin Mystère è molto più vasto”
Nell’aprile 1982 apparve in edicola il primo albo di una nuova serie a fumetti di Sergio Bonelli Editore. Ne era protagonista Martin Mystère, archeologo e antropologo statunitense con una grande passione per l’avventura e gli enigmi impossibili. Il suo creatore è Alfredo Castelli, già ideatore di serie di grande successo anche a livello internazionale, come Gli Aristocratici e L’Ombra.
Dopo che nel 2021 la casa editrice ha festeggiato gli ottant’anni di attività e i sessanta di Zagor, nel 2022 celebra un nuovo traguardo: il quarantesimo compleanno di Martin Mystère. Ne parliamo con uno degli autori coinvolti nelle iniziative, lo scrittore Andrea Carlo Cappi, noto anche per i suoi thriller fra noir e spionaggio, e per i romanzi con protagonisti Diabolik ed Eva Kant.
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Come nasce Martin Mystère?
È figlio della grande tradizione della narrativa di avventura, poi confluita nei cosiddetti pulp magazines americani. Già negli anni Settanta Alfredo Castelli si interessa a ipotesi di archeologia fantastica e crea Allan Quatermain, discendente dell’omonimo eroe dei romanzi di H. Rider Haggard dell’Ottocento. Nel 1980 rielabora il personaggio per Bonelli Editore: inizialmente dovrebbe chiamarsi Doc Robinson – in omaggio a Doc Savage, eroe pulp degli anni ‘30 – ma quando vede la luce nel 1982 diventa Martin Mystère, detective dell’impossibile.
Ha qualcosa in comune con Indiana Jones?
In effetti George Lucas e Steven Spielberg si sono ispirati alle stesse suggestioni letterarie quando hanno proposto al cinema il loro archeologo-avventuriero nel 1981. Tuttavia il campo di azione di Martin Mystère è molto più vasto. Le sue storie infatti hanno anticipato molte delle idee per fumetti, tv e cinema viste nei decenni successivi – da X-Files a Men in Black fino a Il codice da Vinci – e hanno aperto la strada a un altro personaggio di enorme successo di Bonelli Editore, Dylan Dog.
Come viene celebrato l’anniversario?
Per cominciare, con un evento organizzato da Amys, l’associazione culturale che si occupa di Martin Mystère, nell’ambito della manifestazione Lucca Collezionando: Alfredo Castelli è stato festeggiato da illustri colleghi del fumetto italiano tra cui Mario Gomboli e Silver. Dal 9 aprile è in edicola il numero del quarantennale, che oltre alla nuova avventura del detective dell’impossibile conterrà come extra una delle storie originali di Doc Robinson.
Ci sono anche storie non a fumetti…
Sì, e io ne sono uno degli autori. In particolare, dopo avere co-sceneggiato alcuni albi della serie a fine anni ‘90, mi sono specializzato in romanzi e racconti con Martin Mystère, uno dei quali – La Donna Leopardo – ha vinto il Premio Italia 2018 come miglior fantasy italiano ed è da poco diventato un audiolibro, così come i tre volumi successivi. In estate uscirà in edicola da Bonelli un nuovo romanzo, dal titolo Axis Mundi.
Ma hai anche una presenza fissa negli albi.
Con un romanzo a puntate pubblicato ogni mese in appendice alla storia a fumetti. Nel numero di aprile si conclude Il potere del Falco, un serial in dodici episodi che ha percorso l’intera vita di Martin Mystère e in parte quella di suo padre, nell’arco di un secolo.
Da maggio ne comincia uno nuovo, che avrà una struttura diversa: il detective dell’impossibile dovrà sciogliere una catena di misteri, ognuno nell’arco di una o due puntate, fino alla conclusione nel quattordicesimo episodio su un altro albo importante della serie: il numero 400.
Come si collegano le tue storie alla serie a fumetti?
A volte sono ambientate prima, in altri casi si inseriscono negli intervalli tra un episodio e l’altro, tenendo conto di quanto è avvenuto nella saga sino a quel momento. Per non perdere il filo, mentre scrivo mi rivolgo di continuo agli esperti dell’Amys, in particolare al presidente Luca Salvadei e all’amico scrittore Claudio Bovino.
E, dopo il successo in libreria di Diabolik – Il romanzo del film, sei sempre attivo con i tuoi thriller.
Ora è in edicola da Segretissimo Mondadori (con lo pseudonimo François Torrent) il romanzo di spionaggio Sickrose – Matadora, cui seguirà prima dell’estate una storia di grande attualità, Agente Nightshade – Trappola ucraina. Nel frattempo, come Andrea Carlo Cappi, ho due novità in esclusiva su Amazon: da Oakmond Publishing Medina – A Milano non c’è il mare e da Iperwriters Prove tecniche di trasgressione. A breve riprenderà la mia serie in ebook nella collana Spy Game di Delos Digital. Intanto sono in diretta ogni domenica alle 16.20 su Radio Number One, con la mia rubrica La Boutique del Mistero.