Carol Maltesi, il suo assassino si era separato a marzo 2021. Poi era andato a vivere nella casa di corte di Rescaldina, a fianco a leiL’ex moglie di Davide Fontana parla per la prima volta, dicendosi straziata dal dolore per l’accadutoOra la vendita della casa della coppia servirà per risarcire in parte la famiglia della giovaneEcco cosa successe quando lo incontrò dopo il delitto
Carol Maltesi, il suo assassino si era separato soltanto un anno fa. Andando a vivere nella casa di corte di Rescaldina, nel milanese, dove ha poi ucciso, fatto a pezzi e congelato la vicina di casa.
Ora, per la prima volta, parla l’ex moglie dell’uomo, sgomenta dal fatto che la persona con cui ha condiviso vent’anni della propria vita si sia reso responsabile di un delitto tanto atroce.
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Carol Maltesi e il lockdown che cambiò tutto
Il lockdown si era rivelato un punto di non ritorno per entrambi. Carol, appena separatasi dal compagno di Verona, aveva lasciato con il padre il suo bambino di cinque anni, che vedeva ogni due settimane.
Dopo la chiusura dello scalo di Malpensa causa Covid, anche Parfois, il negozio in cui faceva la commessa, si era spostato in un centro commerciale. Ma nel giro di poco tempo si era licenziata: aveva infatti aperto un account su Onlyfans, la piattaforma social a pagamento. E aveva scoperto che, con i video a luci rosse, avrebbe potuto guadagnare in fretta e assicurarsi un futuro. Si era così trasformata in Charlotte Angie.
Ma non era sola in questo. Due mesi dopo il trasferimento a Rescaldina era infatti andato ad abitare accanto a lei Davide Fontana, il bancario e food blogger che poi l’avrebbe uccisa.
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Le parole dell’ex moglie
L’ex moglie di Davide, che è stata insieme a lui per vent’anni, ha affidato alcune parole al suo avvocato Antonino Crea: «I miei rapporti con Davide si sono interrotti il 19 marzo del 2021. Da quel momento non abbiamo più convissuto e abbiamo comunicato solo per la gestione di aspetti pratici legati alla separazione e alla gestione ordinaria di beni in comune».
Così riferisce al Corriere della Sera, facendo presente che la richiesta di separazione «è stata depositata lo stesso giorno che Fontana è stato arrestato».
La coppia stava vendendo la casa coniugale, ma la trattativa si è forzatamente arenata. Come sottolinea il legale, assai probabilmente il 50% di lui ricavato dalla vendita sarà usato per risarcire parzialmente i genitori e il figlio della vittima.
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L’incontro con l’ex marito Davide Fontana
L’ex moglie aveva visto Davide tra gennaio e il 20 marzo, quando cioè il delitto era già avvenuto. Ma nel suo comportamento non aveva notato niente di strano. All’avvocato ha detto che gli sembrava «tranquillo» e che «nulla l’ha mai insospettita».
Ma che il bancario avesse sangue freddo lo si sapeva: per due mesi si è spacciato per la vittima, scrivendo a parenti e amici della giovane. Ha rammentato il padre di Carol, Fabio, gli sms che riceveva: «C’era qualcosa di strano. Nelle ultime settimane lei non mi rispondeva mai subito, ma mi scriveva solo dopo uno-due giorni. E poi, mi ero accorto che spesso mi mandava dei messaggi copia-incolla con i precedenti e questo non era da lei. Allora le ho chiesto il perché e lei, anzi il suo assassino, mi ha risposto di essere a Dubai. Invece era già in cielo. Carol era una creatura splendida, una figlia affettuosa, una mamma che adorava suo figlio. Non era una pornostar come sto leggendo, lei era un angelo. È un mostro, quell’uomo è un mostro… In queste settimane io scrivevo a mia figlia e lui mi rispondeva facendo finta di essere la mia Carol. Credevo che lei stesse bene invece l’aveva già ammazzata, ci siamo mandati messaggi anche per il mio compleanno, ma ora ho scoperto che era lui a farmi gli auguri, non mia figlia… Sono sconvolto, ditemi solo che non è vero». Il gip Angela Corvi, nel confermare la custodia cautelare del bancario, lo ha d’altra parte definito privo di “ogni senso di umana compassione” e di “qualsiasi scrupolo morale.”
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Messaggio di dolore
Immaginiamoci quando l’ex moglie ha scoperto chi fosse realmente quello che per un ventennio era stato il suo Davide. L’orrore che ha vissuto e sgomento che deve aver provato pensando che la stessa cosa sarebbe potuta succedere a lei.
Al legale la donna ha così affidato un messaggio per i parenti della sfortunata Carol: «Esprimo tutta la mia vicinanza alla famiglia della vittima. Sono provata e tremendamente addolorata per quanto accaduto, straziata per il dolore che questo uomo ha provocato».
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