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La Juventus gioca, ma l’Inter vince con un doppio rigore che fa discutere

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Ah… come aveva ragione Bonolis: talvolta a tra Juventus e Inter capitano cose strane…juventus allegri

Quindi Paolo Bonolis (grande tifoso interista  è il presentatore) ci aveva visto giusto: spesso a Torino, quando giocano Juventus e Inter, capotano cose strane, con un Derby d’Italia che definire imprevedibile per il canovaccio proposto è riduttivo.

Un episodio che ha fatto e non poco discutere durante la partita. Uno 0- 1 che lascia l’Inter ancora in corsa per la conquista dello Scudetto; nel momento più difficile della sua stagione la squadra di Inzaghi ha vinto allo Stadium portandosi a -3 da Milan e Napoli.

La Juve, dall’altro lato, può definitivamente dire addio al sogno Scudetto (suggestione più che sogno) e anzi non deve dare per scontato il quarto posto: a sorpresa, la rivale numero uno è la Roma di Mourinho, squadra quinta in classifica che si trova a -5 e che a Genova contro la Samp ha conquistato il decimo risultato consecutivo.

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Juventus, serie positiva interrotta

La lunghissima striscia positiva della Juve s’è invece fermata coi nerazzurri. Ma la squadra di Allegri (ah quanto si è arrabbiato dopo il gol dell’Inter) ha giocato meglio, a tratti molto meglio degli avversari. Ha costruito occasioni da rete ha raffica, ha colpito due legni, ma alla fine ha perso per un rigore concesso solo dopo l’intervento del Var. E ripetuto solo dopo un’altra verifica e dopo un gol di Calhanoglu che era stato inizialmente annullato per fallo in attacco.

Già talvolta capitano cose strane a Torino e a questo giro hanno sorriso all’Inter e a Bonolis. 

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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