Gianluca Vialli da Cremona? Incantava in campo, quando giocava. Come uomo poi Gianluca è al top da sempre. Ecco una bella, istruttiva storia che lo riguardaGoals. 98 storie + 1 per affrontare le sfide più difficili, di Gianluca Vialli – GUARDA
Gianluca Vialli da Cremona? Incantava in campo, quando giocava con le maglie di Pizzighettone, Cremonese, Sampdoria, Juventus e Chelsea. Ha stupito quando allenava (e purtroppo l’esperienza alla guida del Chelsea è stata sì fortunata, ma breve), non ha deluso nel ruolo di opinionista e in quelle attuali di dirigente dell’Italia (intesa come nazionale). Ah … come uomo poi Gianluca è al top da sempre e ora via a una bella, istruttiva storia che lo riguarda.
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Si intitola “Una semplice domanda”, il docu-show, la trasmissione (6 puntate dal 18 marzo, su Netflix) in cui Alessandro Cattelan discute di vita e ricerca della felicità con, tra l’altro, registi (Paolo Sorrentino), conduttrici (Geppi Cucciari), ex calciatori come Roberto Baggio e (appunto) Vialli. Dell’intervista a quest’ultimo, il settimanale Oggi in edicola, molto informato sui fatti, beh ha anticipato alcuni estratti. Ecco a seguire qualche traccia…
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“Io ho paura di morire, eh. Non so quando si spegnerà la luce che cosa ci sarà dall’altra parte. Ma in un certo senso sono anche eccitato dal poterlo scoprire. Però mi rendo anche conto che il concetto della morte serve per capire e apprezzare la vita. L’ansia di non poter portare a termine tutte le cose che voglio fare, il fatto di essere super eccitato da tutti i progetti che ho, è una cosa per cui mi sento molto fortunato”.
E Gianluca Vialli continua: “La malattia non è esclusivamente sofferenza: ci sono momenti bellissimi. La vita – e non l’ho detto io ma lo condivido in pieno – è fatta per il 20 per cento da quello che ti succede, ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh…”.
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Così parlò Vialli, ex bomber del calcio mondiale e capo delegazione della nazionale azzurra guidata dal commissario tecnico Roberto Mancini. In un mondo fluido e leggero, Gianluca è Uomo vero, intelligente e denso: Chapeau!
Stefano Mauri