Il decreto di Vladimir Putin prevede che tutti i creditori di cittadini e imprese russe nella lista dei Paesi ostili (tra cui l’Italia) siano pagati in rubli, in picchiata su tutti i mercati e a rischio defaultAnonymous ridicolizza il Cremlino. E la Russia si prepara alla disconnessione dall’internet globale – GUARDA
I crediti con la Russia saranno pagati in rubli. E rischiano di diventare carta straccia. Vladimir Putin ha infatti chiesto una lista di Paesi ostili alla Russia contro i quali ha firmato un decreto.
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L’Italia, paese ostile
Comprende gli Usa, i Paesi Ue, la Gran Bretagna, il Giappone, la Corea del Sud, l’Australia, la Nuova Zelanda, la Svizzera e anche l’Italia. Quindi ha firmato un decreto valido solo per i Paesi compresi nella lista: i creditori di imprese e cittadini russi di questi Paesi saranno pagati in rubli, la moneta russa ormai in picchiata su tutti i mercati.
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Rubli, carta straccia
Peccato che i rubli siano ormai carta straccia. Scrive Il Sole 24Ore, che paventa un rischio default: “Il rublo tocca nuovi minimi storici rispetto al dollaro e all’euro risentendo della sempre maggiore pressione esercitata dalle sanzioni occidentali che ora potrebbero anche prevedere un embargo sulle importazioni di petrolio russo, anche se la Germania appare restia a proseguire su questa strada. Per un dollaro occorrono ora oltre 150 rubli contro i circa 70 di fine anno e i 121 della chiusura di venerdì scorso mentre per un euro ne occorrono 167”.
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