Gazprom ha chiuso i rubinetti del gas alla Germania, iniziando così a rispondere alle sanzioni imposte da Unione europea e Stati Uniti a Mosca per l’invasione in Ucraina. Una mossa attesa se si pensa all’affossamento del Nord Stream 2, il gasdotto che avrebbe dovuto collegare via mare Russia e Germania, saltando il territorio ucraino.
Contro Gazprom… ridurre la temperatura
Il Cremlino ha chiuso infatti i flussi del gasdotto di Yamal che porta il gas in Germania attraverso la Polonia: uno dei tre di Gazprom, che costituisce il 10% dei rifornimenti verso l’Europa.
A Bruxelles, l’Agenzia Internazionale per l’Energia (Aie) ha diffuso un decalogo per ridurre la dipendenza dell’Ue dai russi, chiedendo di abbassare di un grado la temperatura del riscaldamento e di tassare gli operatori dell’energia. Un palliativo che tuttavia non risolve il problema.
L’Italia e l’Algeria
L’Italia ha però iniziato a smarcarsi dalla situazione, come riporta l’Ansa che ha analizzato i dati Snam: nei primi due mesi dell’anno ha importato più gas dall’Algeria (1,92 miliardi di metri cubi) che dalla Russia (1,6).
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