“Dusan Vlahovic? È un attaccante completo, ma ha solo 22 anni. Gli manca ancora un pizzico di esperienza internazionale che acquisterà giocando. Non avrà problemi, in Champions League ha segnato dopo 32 secondi. Sono certo che con un vincente come mister Allegri concluderà il suo percorso di crescita”.
Così parlò, di una delle sue (tante e Rock) scoperte calcistiche, Pantaleo Corvino (uno dei migliori calciofili italiani), attuale direttore generale del Lecce, team militante in serie B e destinato a salire in A, ed ex manager calcistico della Fiorentina.
Il difensore della Juventus, Matthijs de Ligt, nell’intervista al portale olandese Rondo invece si è soffermato su questioni juventini tra il personale e l’attualità:
“Inter, Milan e Napoli hanno continuato a perdere punti e ora siamo solo dietro di 7 punti. Dovrebbe accadere un miracolo, ma la situazione sembra già meglio rispetto a 13 partite fa. CR7 lo abbiamo perso alla fine dell’estate e con il suo addio si perdono 30 gol. Poiché era così tardi, non abbiamo potuto sostituirlo immediatamente con qualcuno come Vlahovic.
Questo ci è certamente mancato ad inizio campionato. Ho notato che il club mi sta dando sempre più responsabilità. Ora che Chiellini e Bonucci sono spesso infortunati c’è ancora più pressione sulle mie spalle, il che mi piace, mi accorgo che posso assumere un ruolo importante. Siamo ancora in competizione su tre fronti e mi sto davvero divertendo qui.
Ho notato che imparo di più ogni settimana e questo mi piace molto. Quello che ha detto il mio procuratore Raiola lo scorso autunno (“De Ligt è pronto per un nuovo step“, ndr)? E’ già successo tre mesi fa: tante cose possono cambiare in questo tempo. Al momento mi sto concentrando completamente su questa stagione”.
Stefano Mauri