Circolerebbero nelle chat di Confindustria bollenti messaggi contro il presidente Carlo Bonomi, imprenditore di Crema
Per la serie, clamoroso nell’Associazione Nazionale Industriali, sostiene il sito Dagospia che, condizionale d’obbligo: circolerebbero nelle chat di Confindustria bollenti messaggi contro il presidente Carlo Bonomi, imprenditore di Crema. I contenuti dei messaggini? Le vacanze di Bonomi, andato in ferie, in questi tempi di rincari energetici e incertezza.
In pochi inoltre, tra i vertici degli “industriali”, sempre per il sito di Roberto D’Agostino, sapevano l’intenzione del presidente, di candidarsi, spinto (a quanto pare) dal general manager dell’Inter Marotta e dal presidente del Milan Scaroni, a presidente della Lega di Serie A.
Carlo Bonomi e lo spirito di servizio
Ma sta andando davvero così, oppure tutto sto casino intorno a Bonomi è stato montato ad arte da fuoco amico per metterlo in discussione? Mah…
Intanto il diretto interessato, messo in discussione, ai cronisti del quotidiano Il Corriere dello Sport, così ha spiegato la sua disponibilità a candidarsi alla guida della Lega Calcio di serie A? “Sono un civil servant, lo spirito di servizio è la mia bussola. Se la sesta industria del Paese lancia un grido d’allarme, posso tirarmi indietro? Sul mio nome ho chiesto ampia convergenza. Deve essere chiaro a tutti che è così. Altrimenti, ognuno resta a casa sua”. La vera sfida non è tra big e piccoli, ma tra chi vuole un calcio migliore e chi invece lo vuole così com’è. A questi ultimi capisco che la mia indipendenza dia fastidio.
Alla precisa domanda: ma in Confindustria che dicono? È vero che non tutti sono contenti che lei giochi su più tavoli? Così l’imprenditore cremasco ha risposto:
«Se qualcuno teme che mi distragga vuol dire che sto facendo bene il mio lavoro. Ma non avverrà. Quanto al rischio di conflitti di interesse, parlano il mio impegno e la mia etica, ben noti a tutti. Sono sicuro che ciò che ho fatto in Confindustria sia replicabile. I bilanci sono tornati in utile, le partecipate sono state messe a posto, e l’anno scorso il Sole 24 Ore ha cambiato sede, ha modificato il formato del giornale, ha chiuso i centri stampa che erano uno spreco inaccettabile di risorse, e ha trovato un accordo sindacale per favorire l’uscita dei pensionabili e assumere giovani. Si può fare anche nel calcio con una gestione seria, indipendente rispetto ai conflitti dei club.
Ristori per il football? Un conto è un ristoro contenuto per le spese sanitarie sostenute dai club durante la pandemia. Un altro conto un ristoro per risanare i bilanci in squilibrio da anni. Un sostegno alla transizione del calcio verso la sostenibilità è concepibile solo in cambio di un impegno chiaro, serio e pluriennale per una gestione manageriale capace di far crescere i ricavi e contenere le spese. In piena collaborazione con le istituzioni, dello Sport e del Paese. La mia disponibilità è solo a questo fine».
Stefano Mauri