La leggenda della nave fantasma Carroll A. Deering è una delle più note sui misteri del mare. La vicenda dell’ultimo viaggio di questa goletta commerciale, avvenuto cento anni fa, si intreccia con quella del Triangolo delle Bermude, noto dal 1800 per i molti inspiegabili episodi di sparizioni di imbarcazioni e aerei. Secondo altre teorie, il veliero sarebbe stato assalito dai pirati, che avrebbero requisito il carico ed eliminato i testimoni – Per altri invece la ciurma si sarebbe ammutinata, uccidendo il capitano
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La Carroll A. Deering è una delle navi fantasma più note, tra le tante presunte scomparse del Triangolo delle Bermude. Con una lunghezza di quasi 80 metri e un peso di circa duemila tonnellate, era una nave da carico immensa. Salpata nell’agosto 1920 da Norfolk, negli Stati Uniti, con un capitano esperto e un equipaggio di dieci uomini, si diresse a Rio de Janeiro.
Purtroppo, il capitano William H. Merritt si ammalò pochi giorni dopo la partenza e la nave dovette fare una deviazione e una sosta nel porto di Lewes, nel Delaware, per fare sbarcare Merritt e suo figlio Sewall, che era il suo primo ufficiale. La Deering Company reclutò quindi il capitano Willis B. Wormell, un 66enne lupo di mare in pensione, come nuovo comandante e un certo Charles B. McLellan salì a bordo come primo ufficiale.
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Il viaggio della nave fantasma
La Deering raggiunse così Rio de Janeiro e consegnò il suo carico senza incidenti, per poi ripartire il 2 dicembre e sulla via del ritorno si fermò per rifornimenti sull’isola di Barbados. Arenata sulle secche In seguito, la goletta fu avvistata dal faro di Cape Lookout, al largo della Carolina del Nord, il 28 gennaio 1921.
Il custode del faro, il capitano Jacobson, riferì che – dalla nave – un uomo alto e magro con i capelli rossicci e un accento straniero, parlando attraverso un megafono, gli disse che la nave aveva perso le ancore in una tempesta al largo di Cape Fear e gli chiese di avvisare i proprietari della nave, la GG Deering Company. Jacobson prese nota, ma la sua radio non funzionava, quindi non fu in grado di eseguire la richiesta.
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Jacobson ricorda che l’equipaggio si trovava sul cassero della goletta, un’area in cui di solito non erano ammessi. Il pomeriggio seguente, l’equipaggio di un’altra imbarcazione in transito nella zona avvistò la Deering, ma non videro nessuno sui ponti della nave e non tentarono di fermare la goletta.
Tre giorni dopo, un uomo in servizio alla stazione della Guardia costiera a Cape Hatteras notò la Deering incagliata sul bordo esterno di Diamond Shoals, dei banchi che si estendono al largo di Cape Hatteras, noti da secoli come luogo di naufragi, e conosciuti come il “Cimitero dell’Atlantico”.
Il maltempo
Le navi di soccorso non furono in grado di avvicinarsi a causa del maltempo, e la goletta non fu abbordata fino al 4 febbraio, quando ormai era chiaro che a bordo non c’era più nessuno, a parte due gatti. Non solo: il timone era a pezzi e il giornale di bordo e l’attrezzatura di bordo erano spariti, insieme con i marinai e le due scialuppe. In cucina però c’era un pasto pronto per tutto l’equipaggio.
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Quesiti irrisolti
Incagliata in quel punto, la nave rappresentava un pericolo per la navigazione e un mese dopo, il 4 marzo, fu distrutta a colpi di dinamite. Il governo degli Stati Uniti avviò un’indagine sulla scomparsa dell’equipaggio del Deering. Herbert Hoover, allora Segretario del Commercio, fu incuriosito dal fatto che diverse altre navi – di varie nazionalità – erano scomparse nella stessa zona.
In seguito si scoprì che la maggior parte di queste navi si trovava in mare durante il passaggio di uragani particolarmente potenti, mentre la Hewitte Deering navigava lontano dall’area dellle tempeste. Alla fine si finì con l’accettare l’ipotesi dell’ammutinamento come spiegazione di quanto accaduto alla Deering.
L’11 aprile 1921, un pescatore di nome Christopher Columbus Gray trovò un messaggio in una bottiglia che galleggiava nelle acque al largo di Buxton Beach. Il testo del messaggio era il seguente: «Deering catturata. Hanno preso tutto e ammanettato l’equipaggio. Equipaggio nascosto in tutta la nave. Nessuna possibilità di fuga. Avvertire la compagnia Deering».
La grafia della lettera è stata identificata come quella dell’ingegnere della nave, Bates, e si è dimostrato che la bottiglia era stata fabbricata in Brasile.
Ma perché chiedere di informare la compagnia e non la polizia o Guardia costiera? L’inchiesta è stata chiusa alla fine del 1922, senza una versione ufficiale sull’incidente. Un secolo dopo, la vicenda della Carroll A. Deering rimane uno dei misteri più inquietanti della storia marittima.
Priscilla Astra per Cronaca Vera