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Dybala segna il primo gol all’Udinese e attacca con sguardi e parole club e mister

Vittoria non entusiasmante della Juve sui friulani. E il capitano argentino diventa un caso

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Ha vinto, senza entusiasmare la Vecchia Signora contro i bianconeri friulani. Soprattutto poi certi sguardi durante il match e quanto dichiarato, da Dybala dopo la partita, ecco rappresentano frangenti, o meglio, attacchi diretti e indiretti alla società e al trainer Allegri che lasceranno il segno. Scommettiamo?

“Ho invitato un amico e non lo trovavo”. Già, Paulo Dybala ha commentato così a fine partita la “non esultanza” dopo l’1-0 all’Udinese, accompagnata da uno sguardo insistito verso la tribuna. Possiamo crederci? “Non lo so, dipende da voi”, ha risposto ai microfoni di Sky, commentando anche le tante voci sul suo futuro: “Non lo so, ci sono state tante notizie, sono successe tante cose: preferisco non parlare”. E poi ai microfoni di Dazn, sempre sul tema rinnovo: “Non ho niente da dimostrare a nessuno”, che suona come una risposta diretta all’amministratore delegato  Arrivabene che aveva detto che “ognuno deve dimostrare che vale il valore che gli si dà”. Ha poi aggiunto la Joya: “La società ha deciso che si parlerà a febbraio-marzo… Non so, devo aspettare… Io resto a disposizione del mister. Contro l’Udinese credo che abbiamo fatto una bella partita, bisogna dare continuità dopo il gol, ma succede che dopo che lo facciamo non attacchiamo perchè abbiamo paura. Non abbiamo un bel gioco, non è la nostra forza, ma puntiamo sulla voglia di lottare per i posti più alti”.

Così parlò capitan Dybala e … le sue parole, il suo sguardo alle tribune dopo la rete ai friulani, beh hanno fatto, fanno e faranno rumore. Scommettiamo?

Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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