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Andrea G. Pinketts, la vera Milano svelata in tutti i suoi libri

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Premiato alla memoria con il massimo riconoscimento cittadino, l’Ambrogino d’oro, il grande scrittore noir milanese Andrea G. Pinketts, che ha raccontato Milano come pochi altri. La mamma Mirella Marabese: «Andrea ha annusato l’odore di Milano, quello vero. Traspare da tutti i suoi libri»

 

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Il servizio che Cronaca Vera dedica al grande scrittore Andrea G. Pinketts

 

MILANO- Viene da dire: “Finalmente!” A tre anni dalla morte di Andrea G. Pinketts, scomparso il 20 dicembre 2018, la città si è ricordata di uno scrittore che l’ha raccontata come pochi altri. Scrivendo i suoi romanzi a penna, nelle sale fumose de Le Trottoir – sorta di porto di mare per intellettuali e artisti – , tra una birra e un toscano. Il Comune lo ha premiato con l’onorificenza più alta, l’Ambrogino d’Oro, conferito alla memoria sotto forma di medaglie e attestati di civica benemerenza. È un riconoscimento dato a milanesi di nascita o di adozione, viventi o scomparsi: personaggi della cultura e dello sport, individui impegnati per la collettività e figure che hanno segnato la storia cittadina.

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L’Ambrogino d’Oro ritirato da Andrea Carlo Cappi, Elisabetta Friggi e Rossella Marino

L’edizione speciale de Il vizio dell’agnello, secondo romanzo di Andrea G. Pinketts – GUARDA

L’AMICO

Il premio è stato ritirato dagli esponenti dell’Associazione Culturale che ne porta il nome: la giornalista Elisabetta Friggi, già sua assistente per le ricerche e la comunicazione in rete; lo scrittore Andrea Carlo Cappi, suo amico, editor e collega; e Rossella Marino, autrice del libro-intervista “Per qualche strana ragione io piacevo” (Edizioni del Gattaccio), un percorso nella vita e nelle opere Pinketts. Cappi, già autore dei romanzi su Martin Mystère e Diabolik, commenta: «La medaglia d’oro alla memoria è un riconoscimento importante, l’unico che in un certo senso gli mancava. In vita, Pinketts ha ricevuto premi prestigiosi: come scrittore, il Gran Giallo al MystFest di Cattolica e il Premio Scerbanenco al Noir in Festival; la medaglia d’oro dell’Assemblée Nationale de la Republique Française per meriti artistici e culturali;  il premio ‘Una Remington per la strada’ per il suo lavoro come giornalista investigativo. Ma Pinketts è uno scrittore molto legato alla sua città. Prima di raccontarla, l’ha esplorata, potremmo dire navigata perché, per citare una sua frase celebre, ‘A Milano di notte c’è il mare’»

La riedizione di Lazzaro, vieni fuori, primo romanzo di Pinketts – GUARDA

LA MAMMA

«Andrea amava Milano» rammenta la madre dello scrittore, Mirella Marabese Pinketts. «Era un milanese DOC. Ha descritto i vicoli, le osterie, i giardini timidi e non coltivati, le stradine fumose e accidentate con il pavé, i palazzi ricchi di un passato ormai ridotto, quando va bene, a salone di bellezza, di rappresentanza, sfilate di moda e negozi di cineserie. Andrea ha annusato l’odore di Milano, quello vero. Traspare da tutti i suoi libri».

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La consegna del premio

Io, lui e Pinketts: Edoardo Montoya vs Lazzaro Santandrea – GUARDA

Ma lo scrittore premiato non si limitava a questo. Nella prefazione alla raccolta di racconti “Menegang-Milano noir dagli anni ‘50 a oggi” (Borderfiction Edizioni), Cappi rievoca la cosiddetta Scuola dei Duri, con cui nel 1993 Pinketts invitò altri scrittori a raccontare i lati oscuri di quella che definiva «una città stufa di essere considerata ‘da bere’, come facevano i pubblicitari, e da mangiare, come facevano gli amministratori». E a Milano Pinketts regalò un’intensa attività culturale, con gli incontri letterari aperti al pubblico, da lui ideati e condotti in vari locali ogni giovedì dal 1992. Ricorda Cappi, che lo affiancò in quell’attività per oltre vent’anni: «L’ultimo fu nel novembre 2018, un mese prima di lasciarci, all’Ospedale di Niguarda in cui era ricoverato: un evento della manifestazione BookCity, dedicato proprio a Milano nei suoi libri». Oggi l’Associazione Culturale Andrea G. Pinketts, fondata dalla madre, ripubblica i suoi libri in nuove edizioni arricchite da brevi saggi e articoli dello scrittore sui temi da lui trattati: dopo “Lazzaro, vieni fuori” e “Il vizio dell’agnello”, per il 2022 è prevista l’uscita de “Il senso della frase”, considerato da molti il suo capolavoro.

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Andrea G. Pinketts con gli scrittori noir Andrea Carlo Cappi e Sergio Rilletti

 

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