Il tecnico della Juventus, Massimiliano Allegri, ha parlato in conferenza stampa martedì sera dopo la vittoria per due reti a zero contro la Salernitana. Queste le sue parole riportate dal sito ufficiale del club bianconero: “La squadra ha fatto una buona prestazione, su un campo non semplice: veniamo da un periodo di grossa pressione, ci siamo parlati, e ci siamo detti che dobbiamo avere senso di responsabilità, perché la Juve ci ha dato tanto in questi anni. Abbiamo gestito bene la palla, ma dobbiamo ancora migliorare nell’accelerazione fra le linee. Abbiamo giocatori di talento, ma solo commettendo errori si capiscono bene le situazioni della partita: i ragazzi stasera si sono messi tutti a disposizione, in questo modo si può migliorare, con l’aiuto dei giocatori più esperti. Poi, chiaramente, siamo in ritardo, e quindi dovranno essere i risultati a farci lavorare con maggiore serenità. In momenti come questi la cosa migliore, secondo me, è semplificare. Oggi ho parlato ai giocatori per lavorare sul livello mentale, ricordando loro che adesso tocca a noi dare qualcosa in più. Abbiamo un progetto con ragazzi che devono ancora fare esperienza, e l’esperienza si fa solamente giocando e passando anche attraverso i momenti difficili. La società ci sta vicina, sono tutti molto presenti, il DNA Juve deve rimanere e rimane, al di là dei cicli della vita: quella di quest’anno è una bellissima sfida”.
Intanto, lontano dal rettangolo verde di gioco e allenamento, tiene sempre banco il capitolo legato alle indagini, per presunte plusvalenze “pompate”, che vedono la Vecchia Signora di Torino al centro di un’inchiesta ordinaria e di un’altra sportiva. Il Corriere della Sera, tra voci, indiscrezioni, rumors e anticipazioni ha pubblicato il contenuto,di un messaggio… crespuscolare, inviato via whatsapp nel mezzo dell’ultima estate, da un dirigente bianconero: “Pensavamo di raggiungere il Real, ma è stato comunque un sogno bellissimo”.
Già finito il tempo di sognare, questi in casa Juve sono i giorni del risveglio: è infatti tempo di ripartire con nuovi orizzonti sostenibili, giovani e pratici.
Stefano Mauri