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Mister Allegri: “Sono qui per far crescere la Juve, impossibile vincere sempre. Inter, Milan e Napoli sono cresciute”

In vista del match con l'Atalanta, Galeone pesa i due tecnici e il trainer livornese precisa che...

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Sabato a Torino è tempo di big match tra Juve e Atalanta (ore 18) e alla vigilia del delicatissimo incontro, dopo essere stati travolti a Londra dal Chelsea, miste Max Allegri, trainer dei bianconeri, nella consueta conferenza stampa prea partita ha puntualizzato alcune cose:

“Quando ho parlato col presidente mi è stato chiesto di lavorare insieme alla società per far tornare la Juventus un mix di sostenibilità e risultati. Se poi questi risultati arrivano in un anno, sei mesi o due anni lo vedremo, noi ci mettiamo tutto l’impegno affinché succeda questo. Però credo che, e non è una vergogna dirlo, la Juve non potesse vincere per 20 anni di seguito. Era normale che l’Inter e il Milan tornassero a grandi livelli, il Napoli stesso e l’Atalanta è una realtà. In questo momento la squadra ha bisogno di lavorare, ci sono stati cambiamenti in rosa, ma ci vuole un attimo di pazienza. Potevamo fare meglio, sicuramente, ma non c’è un valore assoluto come tre anni fa nel campionato italiano e questa è una cosa ben chiara. Con la società siamo allineati, sappiamo dove vogliamo andare”.

 

Così parlò il Max da Livorno, Giovanni Galeone, ex allenatore di Gasperini ed Allegri, ha rilasciato un’intervista a La Gazzetta dello Sport, nella quale ha cercato di analizzare i diversi stili di gioco dei due tecnici. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “Sono stati i miei due capitani: Gian Piero era molto attento, maniaco, permaloso, pestifero ed anche ‘rompipalle’, ma leggeva perfettamente le partite. Max era bravo tatticamente ed aveva più tecnica e visione. Entrambi hanno sempre messo la squadra al primo posto e vedevano i punti di difficoltà degli avversari.  Gasperini ha una rosa più coerente, più facile da mettere in campo, mentre Allegri pensavo sistemasse prima le cose, ma ha accettato una sfida difficile con una rosa che non ha scelto lui perché stanno tutti a destra e si danno testate, non c’è un difensore sinistro oltre a Chiellini, manca un regista… L’Atalanta è europea: Gasp gli ha inculcato la sua filosofia. Non hanno mai paura”.
Palla ora al campo, intanto la Juventus oltre ad attendere al varco l’Atalanta ha già occhi e portafoglio all’imminente parentesi del calciomercato di riparazione.
Stefano Mauri

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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