Anche grazie a un dirigente del calibro di Marotta, tra i migliori calciofili sulla piazza, nonostante i problemi e l’incertezza societaria, l’Inter Milano ha battuto il Napoli e rimane in lotta, con lo stesso Napule e il Milan, per lo Scudetto. Intanto però nei giorni scorsi, qualcosa si è smosso e altrettanto si smuoverà…
“Interspac è un progetto difficile. Quello che ha detto Zhang durante la recente assemblea dei soci interisti? Il senso che è stufo di sentir parlare di azionariato popolare senza una proposta concreta”. Così ha parlato Carlo Cottarelli, economista e presidente di Interspac, direttamente dal Social Football Summit di Roma: “Noi stiamo lavorando con Deloitte per preparare un progetto che a tempo debito presenteremo alla società. Un progetto di azionariato non esclude, anzi, beneficerebbe di investitori più corposi. Non ci sono solo piccoli investitori, ma anche medi e grandi. L’idea è di avere una quota elevata di soci, per concretizzare questa idea servono le condizioni giuste. Un nuovo stadio a Milano? L’importante è che si modernizzi San Siro, sono neutrale sul fatto di farlo nuovo o ristrutturare l’attuale. In caso di nuovo stadio comunque bisognerebbe puntare più a un modello come quello del Bayern e non a quello della Juve che ha 41 mila posti. Bisogna puntare su stadi di maggiore capienza. La Superlega? È un modello di business che non funziona perché i tifosi l’hanno rigettata. A me non piace”
Così quindi parlò l’economista cremonese, (futuro candidato alla presidenza della Lombardia per il centrosinistra?), Cottarelli, grande tifoso dell’Inter impegnato, in prima persona, per creare le condizioni atte a gettare le basi per lanciare, in Italia, l’azionariato popolare per sostenere economicamente il sistema calcio.
Intanto secondo rumors insistenti, per carità nulla di ufficiale quindi condizionale d’obbligo, il fondo arabo Pif starebbe per chiudere l’acquisto del team nerazzurro dal gruppo Suning dopo, udite, udite … aver chiesto ad Elliot, l’eventualità di discutere la possibilità di rilevare il Milan.
Stefano Mauri