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L’Allegrismo ferma il Sarrismo e la Juve meritatamente batte, a Roma, la Lazio

Grande prestazione da leader di Bonucci: le parole del difensore e quelle del trainer

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Dopo una bella prestazione tosta e da Vecchia Signora alla Max Allegri, meritatamente e con due rigori realizzati da Bonucci la Juventus quindi ha battuto a Roma la Lazio dell’ex, dal dente avvelenato mister Sarri. Ecco a caldo, il commento di Allegri:

“Il nostro obiettivo è vincere una partita alla volta. Danilo? Non è il ginocchio il problema, ma l’adduttore. Sta bene ma verrà valutato nel corto periodo. La rabbia finale perché sul 2-0 non deve calare la concentrazione: in una situazione così, a poco dalla fine, non deve esserci un tiro in porta. Noi umili? Non è umiltà, è rispetto dell’avversario. Non ho visto una grande squadra vincere trofei con superficialità e supponenza. L’assetto tattico? A seconda degli avversari ci muoviamo. Oggi avevamo preparato una partita in un certo modo, poi si è fatto male Danilo ed è saltato in banco”.
Bonucci? Prova maiuscola, da leader la sua e così ha parlato a …”palla ferma”:
“Quando sei la Juve e fai il percorso che abbiamo fatto noi all’inizio prendi le critiche. Abbiamo dimostrato che con un determinato spirito si portano i risultati a casa. Gli attaccanti fanno un  grande lavoro ma importante è portare a casa la vittoria, l’importante è segnare. E ritroveranno la rete pure loro. Sono sicuro che da qui in avanti acquisiremo più cattiveria e sicurezza in noi stessi e porteremo a casa risultati importanti. Una settimana fa il rigorista era Jorginho ed è giusto che lo abbia tirato lui. Se me l’avesse chiesto avrei tirato senza nessun problema ma il rigorista è Jorginho. Dobbiamo pensare di migliorarci giorno dopo giorno”.
Parole importanti quelle di Bonucci, così come sono preziosi i punti conquistati sabato scorso: intendiamoci: la Juve non è guarita del tutto, ma la strada intrapresa pare quella giusta.
Ah … a questo giro l’Allegrismo ha fermato il Sarrismo.
Stefano Mauri 

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Stefano Mauri

Stefano Mauri nato a Crema nel gennaio 1975, mese freddo e nebbioso per eccellenza. E forse anche per questo, per provare a guardare oltre la nebbia e per andare oltre le apparenze, con i suoi scritti prova a provocare, provocare per ... illuminare. Giornalista Free Lance, Sommelier, Food and Wine Lover, lettore accanito, poeta e Pierre appassionato, Stefano Mauri vive, lavora, scrive, degusta, beve e mangia un po' dappertutto. E ovunque si prefigge lo scopo di accendere se non una luce, beh almeno un lumino, che niente è come sembra, niente. Oltre a collaborazioni col mondo (il virtuale resta una buona strada, ma non è La Strada) web, Stefano Mauri, juventino postromantico e calciofilo disincantato, collabora con televisioni, radio e giornali più o meno locali. Il suo motto? Guardiamo oltre, che dietro le apparenze si cela il vero mondo.

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